Il Perù è diventato il paese con il maggior numero di morti per COVID-19 per abitante dopo aver cambiato i criteri per registrarli

Il cimitero di Iquitos, in Perù, il 20 marzo 2021 (AP Photo/Rodrigo Abd, File, La Presse)
Il cimitero di Iquitos, in Perù, il 20 marzo 2021 (AP Photo/Rodrigo Abd, File, La Presse)

Il Perù ha cambiato i criteri con cui registra il numero di persone morte a causa del coronavirus ed è diventato il primo paese al mondo per morti per abitante per il COVID-19, secondo le stime della Johns Hopkins University di Washington, che fornisce un conteggio aggiornato in tempo reale sui casi individuati in tutto il mondo. Il numero di morti è passato da 69.342 a 180.764; significa più di 500 morti per COVID-19 ogni 100mila abitanti.

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La prima ministra peruviana Violeta Bermudez ha spiegato che i criteri sono stati cambiati in base ai pareri di vari esperti peruviani e stranieri: ora tengono conto dell’eccesso di mortalità, cioè di quante persone siano morte in più rispetto alla media degli anni precedenti (l’eccesso di mortalità è considerato da tempo uno degli indici più importanti per misurare gli effetti della pandemia). In precedenza era l’Ungheria ad avere il più alto numero di morti ogni 100mila abitanti per il COVID-19: circa 300. Il Perù è comunque il primo paese a cambiare i criteri con cui sono conteggiati i morti per la pandemia, per cui i confronti sono poco coerenti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il reale numero di persone morte a causa del COVID-19 nel mondo è molto più alto della somma dei numeri ufficiali.