Il Serum Institute indiano estenderà il blocco delle esportazioni dei vaccini contro il coronavirus

Una scatola di dosi del vaccino di AstraZeneca prodotte al Serum Institute e destinate al programma COVAX (AP Photo/Farah Abdi Warsameh/File)
Una scatola di dosi del vaccino di AstraZeneca prodotte al Serum Institute e destinate al programma COVAX (AP Photo/Farah Abdi Warsameh/File)

Il Serum Institute of India, il principale produttore di vaccini nel mondo, estenderà il blocco delle esportazioni di vaccini contro il coronavirus che era stato deciso a marzo per far fronte alla grave crisi sanitaria del paese. Il blocco sta già avendo serie ripercussioni sul programma COVAX, lo strumento di solidarietà internazionale per garantire l’accesso ai vaccini contro il coronavirus nei paesi più poveri. Il Serum Institute avrebbe dovuto fornire circa la metà di due miliardi di dosi di vaccini previsti da COVAX, e al momento il programma ha ricevuto 140 milioni di dosi in meno rispetto a quelle previste: una quantità che con il prolungamento del blocco è destinata ad aumentare.

Il Serum Institute non ha fissato una data precisa in cui terminerà il blocco delle esportazioni, ma sembra che durerà almeno fino agli ultimi mesi dell’anno. Il blocco infatti è stato comunicato piuttosto indirettamente, attraverso le dichiarazioni del CEO del Serum Institute, Adar Poonawalla, contenute in un comunicato ufficiale in cui si dice che il Serum Institute spera di iniziare a inviare le dosi previste per il programma COVAX «entro la fine di quest’anno». Il comunicato dice anche che l’istituto continuerà a «potenziare la produzione e dare la priorità all’India».

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Nonostante l’esperienza nella produzione di vaccini su larga scala, l’India è molto indietro con la campagna vaccinale contro il coronavirus: circa il 10 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose e solo il 3 per cento ha completato l’intero ciclo vaccinale.