Un tribunale ha deciso che Airbus e Air France dovranno andare a processo per l’incidente nell’Atlantico del 2009 che causò 228 morti

Una parte dei resti dell'Airbus di Air France ritrovati nel 2009 (AP Photo/Eraldo Peres, File)
Una parte dei resti dell'Airbus di Air France ritrovati nel 2009 (AP Photo/Eraldo Peres, File)

Un tribunale di Parigi ha stabilito che dovrà tenersi un processo per l’incidente dell’aereo Airbus della compagnia Air France che si schiantò nell’Atlantico nel 2009, uccidendo 228 persone: nel processo saranno accusati di omicidio involontario sia la compagnia aerea, Air France, che l’azienda produttrice dell’aereo, Airbus. Entrambe hanno intenzione di fare appello contro la decisione.

L’aereo – che stava operando il volo 477 di Air France da Rio de Janeiro, in Brasile, a Parigi, in Francia – scomparve il primo giugno del 2009 nell’Atlantico durante un temporale, e i suoi resti furono ritrovati solo due anni dopo. Fu ritrovata anche la scatola nera dell’aereo, che permise di ricostruire almeno in parte come avvenne l’incidente: sembra che l’aereo precipitò per la combinazione di un guasto tecnico ai sensori di velocità, che si erano congelati, e dell’incapacità dei piloti di reagire allo stallo dell’aereo. Dopo l’incidente, l’addestramento dei piloti per la gestione di situazioni di questo genere venne migliorato.