
L’azienda statunitense Peloton – che produce cyclette e tapis roulant e che vende relativi piani di allenamento – ha richiamato negli Stati Uniti oltre 100mila tapis roulant, dopo un caso in cui un tapis roulant ha causato la morte di un bambino di sei anni, e dopo una serie di segnalazioni di altri problemi ed episodi meno gravi. Il richiamo è stato volontario e deciso di comune accordo con la Consumer Product Safety Commission, l’agenzia federale statunitense che si occupa della tutela e della sicurezza dei prodotti. Ma è arrivato in seguito a numerose segnalazioni e dopo che alcune settimane fa, quando già erano stati segnalati alcuni possibili problemi di vario tipo ai modelli “Tread” e “Tread+”, l’azienda aveva fatto sapere di ritenere che gli utenti potessero continuare a usarli senza problemi.
John Foley, fondatore e attuale amministratore delegato di Peloton, ha detto che l’azienda «ha sbagliato» a decidere solo ora il richiamo volontario. Già a marzo – dopo la morte del bambino di sei anni, di cui Foley parlò come di un «tragico incidente» – l’azienda aveva invitato però i genitori ad assicurarsi che i bambini non si avvicinassero troppo ai tapis roulant “Tread+”.
Dopo l’annuncio del richiamo le azioni di Peloton – che è quotata in borsa e che durante i primi mesi della pandemia aveva avuto grande successo – hanno perso oltre il 10 per cento del loro valore.
(Peloton)Peloton and the U.S. Consumer Product Safety Commission are announcing a voluntary recall of Peloton’s Tread+ and Tread products. For more information and to participate in the recall, visit our #recall page https://t.co/I0h2yrSEyX pic.twitter.com/9zp2QMyH9x
— Peloton (@onepeloton) May 5, 2021