A Columbus, in Ohio, ci sono state proteste a causa dell’uccisione di una ragazza nera di 16 anni da parte di un agente di polizia

Le proteste per la morte di Ma'Khia Bryant a Columbus, in Ohio (AP Photo/Jay LaPrete)
Le proteste per la morte di Ma'Khia Bryant a Columbus, in Ohio (AP Photo/Jay LaPrete)

Martedì pomeriggio a Columbus, la capitale dell’Ohio, una ragazza nera di 16 anni è stata uccisa da un poliziotto. La polizia di Columbus ha mostrato in una conferenza stampa il video girato dalla bodycam indossata dall’agente che le ha sparato. Il video disponibile non è chiarissimo e avviene tutto in pochi secondi: si vede la ragazza che litiga con altre due e cerca di colpirle, mentre loro si difendono e scappano.

La polizia ha spiegato che la ragazza aveva in mano un coltello con cui stava per colpire una delle due, quando il poliziotto ha sparato almeno quattro colpi, a quanto si intuisce dal rumore degli spari. La ragazza si è subito accasciata a terra ed è morta poco dopo in ospedale; di fianco al suo corpo è stato trovato un coltello (si vede anche nel video, quando il poliziotto si avvicina al corpo).

La ragazza si chiamava Ma’Khia Bryant e viveva in una casa famiglia. Sulla sua uccisione e sull’agente che le ha sparato – di cui non è stato diffuso il nome – è stata aperta un’indagine. L’uccisione è avvenuta pochi minuti prima che a Minneapolis, in Minnesota, l’ex poliziotto Derek Chauvin venisse dichiarato colpevole per la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso durante un arresto il 25 maggio 2020. Nella sera di martedì una folla di persone si è riunita a Columbus per protestare contro le violenze della polizia.