Oltre 100 leader di grandi aziende negli Stati Uniti hanno discusso su come opporsi alle proposte di legge che minacciano di limitare l’accesso al voto in diversi stati

Elettori in un seggio elettorale che aspettano il proprio turno per votare nel ballottaggio del 5 gennaio ad Atlanta, in Georgia (AP Photo/Brynn Anderson)
Elettori in un seggio elettorale che aspettano il proprio turno per votare nel ballottaggio del 5 gennaio ad Atlanta, in Georgia (AP Photo/Brynn Anderson)

Sabato più di 100 amministratori delegati e leader di grandi aziende negli Stati Uniti hanno partecipato a un incontro online per discutere su come opporsi alle controverse proposte di legge in discussione in diversi stati americani che potrebbero limitare l’accesso al voto di molte persone. L’incontro è avvenuto circa due settimane dopo l’approvazione di una legge in Georgia che secondo i Democratici e secondo il presidente Joe Biden limiterà fortemente l’accesso al voto, specialmente per gli afroamericani. L’obiettivo è evitare che il diritto al voto venga limitato da simili leggi anche in altri stati.

– Leggi anche: La legge che limita l’accesso al voto in Georgia

La nuova legge in Georgia (stato governato dai Repubblicani) richiede ad esempio requisiti di identificazione più complessi per il voto per posta, mentre attualmente è sufficiente una firma: i Democratici dicono che così renderà il voto più difficile per le persone con reddito più basso, che spesso non hanno documenti identificativi negli Stati Uniti (non esiste un corrispettivo della carta d’identità italiana e molte persone non hanno né patente né passaporto). La legge inoltre limita l’uso delle buche delle lettere speciali che facilitano il voto e stabilisce che dare cibo e acqua alle persone in fila per votare – nei seggi delle comunità afroamericane ci sono spesso file molto lunghe – è un reato.

Nella riunione di sabato non è stata presa alcuna decisione definitiva, ma le possibili azioni discusse comprendono l’interruzione delle donazioni ai politici che sostengono queste leggi, e minori investimenti negli stati che limitano l’accesso al voto. Non è stato detto ufficialmente chi abbia partecipato all’incontro, ma secondo le informazioni raccolte dai giornali americani ci sarebbero stati, tra gli altri, i leader di aziende come Starbucks, Levi Strauss, LinkedIn, Delta Airlines, Boston Consulting e il proprietario della squadra di football americano Atlanta Falcons, Arthur Blank.