Macron ha detto che chiuderà l’ENA, la scuola nazionale d’amministrazione che da decenni forma le classi dirigenti francesi

La sede dell'ENA a Parigi (AP Photo/Francois Mori)
La sede dell'ENA a Parigi (AP Photo/Francois Mori)

Giovedì il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la chiusura dell’ENA, la scuola nazionale d’amministrazione francese (École Nationale d’Administration), istituto che da moltissimo tempo forma le classi dirigenti del paese. Macron ha detto che al suo posto nascerà un nuovo “Istituto per il Servizio Pubblico”, che avrà l’obiettivo di continuare a formare le classi dirigenti ma garantendo allo stesso tempo maggiore diversità dell’ENA, accusata negli anni di essere un istituto elitario. Secondo molti osservatori, a un anno dalle elezioni presidenziali Macron vorrebbe dare un segnale di maggiore uguaglianza e trasparenza del servizio pubblico.

L’ENA è un istituto per la formazione dell’alta funzione pubblica: era stato fondato nel 1945 dal governo provvisorio presieduto da Charles de Gaulle, per formare una nuova classe dirigente nella Repubblica francese appena nata dopo la Seconda guerra mondiale. Vi hanno studiato molte figure di spicco della politica francese, tra cui lo stesso Macron e i suoi predecessori François Hollande e Jaques Chirac, ma anche i due primi ministri in carica durante la presidenza di Macron: Éduard Philippe e Jean Castex. Ha la sede principale a Strasburgo e un’altra a Parigi, per le attività minori.

Era nata con l’obiettivo di creare un sistema meritocratico, garantendo ai giovani di ogni classe sociale la possibilità di entrare attraverso un concorso unico. Negli anni è stata vista sempre di più come un simbolo di elitarismo e privilegio, e criticata per aver sostanzialmente generato una nuova aristocrazia destinata a riprodursi: composta da persone con idee sempre molto simili e per lo più uomini, spesso provenienti da famiglie facoltose.