A Hong Kong ci sono state nuove proteste contro il processo a 47 attivisti pro-democrazia, accusati di avere cospirato contro il governo

Una donna con una bandiera del Regno Unito e persone in fila per partecipare al processo contro 47 attivisti pro-democrazia, il primo marzo 2021 (AP Photo/Vincent Yu, LaPresse)
Una donna con una bandiera del Regno Unito e persone in fila per partecipare al processo contro 47 attivisti pro-democrazia, il primo marzo 2021 (AP Photo/Vincent Yu, LaPresse)

Lunedì circa mille persone si sono riunite davanti al tribunale di Hong Kong per protestare contro il processo a 47 attivisti a favore della democrazia, accusati di aver cospirato contro il governo. Le accuse sono state formulate sulla base della controversa legge sulla sicurezza nazionale, che da più di un anno e mezzo sta provocando grandi proteste a Hong Kong. Molte persone hanno provato a entrare nel tribunale per assistere al processo, formando una coda di centinaia di metri, mentre intonavano cori a favore dell’indipendenza di Hong Kong dalla Cina.

I 47 attivisti sono accusati di aver organizzato un’elezione non ufficiale a luglio 2020 per scegliere i candidati che si sarebbero dovuti presentare alle successive elezioni del consiglio legislativo, il parlamento di Hong Kong. Queste elezioni si sarebbero dovute tenere lo scorso settembre, ma il governo di Hong Kong le aveva poi posticipate a causa del coronavirus, provocando la rabbia degli attivisti.

La legge sulla sicurezza nazionale, che dà alle autorità cinesi margini per arrestare i sospettati di “sedizione” e “terrorismo”, è stata usata finora dal governo di Pechino come strumento di repressione contro gli oppositori a Hong Kong.

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