I prodotti anti-appannamento per gli occhiali funzionano?

Ne abbiamo provati quattro, per cercare una soluzione alla nebbia da mascherina

(Il Post)
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Per chi porta gli occhiali le mascherine sono particolarmente fastidiose. Il vapore dei respiri sale da bocca e naso e invece di disperdersi si condensa sulle lenti, appannandole. In inverno capita più spesso per via delle condizioni meteorologiche, e le tecniche fai-da-te per risolvere il problema (come pulire le lenti con acqua e sapone prima di uscire di casa o piegare la mascherina verso l’interno) sono meno efficaci. Abbiamo provato quattro diversi prodotti con funzione specifica anti-appannamento per capire se siano effettivamente utili a vedere più chiaramente.

I prodotti testati
I quattro prodotti anti-appannamento che abbiamo provato funzionano in modo simile: lasciano sulle lenti un sottile strato che dovrebbe avere proprietà idrofile, e dunque impedire l’adesione della condensa alle lenti. Sono questi:

  1. lo spray di Toulifly, venduto in una boccetta da 20 millilitri (20 euro su Amazon);
  2. lo spray di PandaCleaner, disponibile in una confezione che contiene una boccetta da 100 millilitri di prodotto, una pezzuola e una bustina di plastica dove conservarli (12 euro su Amazon);
  3. lo spray di Zeiss, disponibile in una confezione che contiene una boccetta da 15 millilitri di prodotto, un panno e una bustina di plastica rigida (19 euro su Amazon);
  4. le pezzuole di LifeArt, cinque bustine sigillate con dentro un panno della durata di 3 mesi (25 euro su Amazon).

Come li abbiamo testati
Una prima idea dell’efficacia dei prodotti ce la siamo fatta dopo aver usato gli spray e le pezzuole anti-appannamento in varie occasioni di vita quotidiana, usando le mascherine. Per essere sicuri delle conclusioni a cui eravamo arrivati, abbiamo comunque voluto testare i quattro prodotti prendendo due paia di occhiali: su ogni lente abbiamo usato un prodotto diverso e poi abbiamo valutato il grado di appannamento dopo averle esposte al vapore, poco dopo l’applicazione e a distanza di qualche ora. Per creare vapore in abbondanza senza mandare in iperventilazione alcun redattore del Post, abbiamo usato una pentola di acqua bollente e, con gli occhiali addosso, abbiamo fatto delle specie di suffumigi. Nel complesso, il risultato ha confermato le impressioni che ci eravamo già fatti usandoli per andare in giro.

Primi risultati: ore 9.00

1) Spray di Toulifly 2) Spray di PandaCleaner 3) Spray di Zeiss 4) Panno di ArtLife (Il Post)

Come si vede immediatamente, il prodotto numero 2, cioè lo spray di PandaCleaner, non funziona, nel senso che lascia che la lente si appanni e resti appannata come accadrebbe senza alcun trattamento. La lente trattata con il prodotto numero 4, cioè le pezzuole di LifeArt, si disappanna molto velocemente, ma quando l’appannamento va via lascia una specie di condensa che rende comunque la vista un po’ disturbata (soprattutto alla lunga).

I due prodotti che invece hanno funzionato e non hanno fatto appannare la lente sono il numero 1, cioè lo spray di Toulifly, e il numero 3, cioè lo spray di Zeiss. Per fare un’ultima verifica, abbiamo usato questi due prodotti su un altro paio d’occhiali, che abbiamo a sua volta esposto al vapore.

3) Spray di Zeiss 1) Spray di Toulifly (Il Post)

Nessuna delle due lenti risulta appannata, ma la lente numero 1, trattata con Toulifly, appare più sporca (almeno nel punto dove c’è il riflesso di luce e al centro). Il motivo è che a differenza degli altri prodotti, che vanno spruzzati e poi distribuiti sulla lente con una pezzuola apposita, le istruzioni dello spray di Toulifly dicono che va spruzzato e poi fatto asciugare all’aria – e infatti viene venduto senza pezzuola. Il risultato è che alla fine sulla lente resta sempre una specie di alone del prodotto: un effetto non molto gradevole.

Secondi risultati: ore 12 (tre ore dopo)
Abbiamo ripetuto il test tre ore dopo e il risultato è stato molto simile. Forse l’unica differenza è che l’appannamento della lente numero 4, trattata con i panni di LifeArt, risulta più evidente di prima (anche se non quanto quello della lente numero 2). Le due lenti trattate con gli spray di Toulifly e Zeiss (1 e 3) continuano a resistere all’appannamento. L’alone sulla lente numero 1, trattata con lo spray di Toulifly, è un po’ più evidente rispetto alla fotografia precedente, ma dal vivo non c’era una grossa differenza.

1. Spray di Toulifly 2. Spray di PandaCleaner 3. Spray di Zeiss 4. Panno di ArtLife (Il Post)

L’effetto anti-appannamento dello spray di Toulifly e di quello di Zeiss si è mantenuto anche sugli occhiali tartarugati usati per la controprova.

3) Spray di Zeiss 1) Spray di Toulifly (Il Post)

Conclusioni
Tra i quattro prodotti che abbiamo provato, i due che proteggono effettivamente le lenti dall’appannamento sono lo spray di Zeiss e lo spray di Toulifly. Sono entrambi abbastanza costosi: su Amazon, il primo costa 19 euro per 15 millilitri di prodotto, il secondo 20 euro per 20 millilitri: considerando che per ogni applicazione si consumano almeno 0,2 millilitri, e che le lenti vengono pulite con una certa frequenza a prescindere dalle mascherine, difficilmente uno spray durerà più di qualche settimana.

Tra i due, ci siamo trovati meglio con lo spray di Zeiss perché va spruzzato e poi va passato un panno sulla lente, che quindi contribuisce a pulirla e non lasciare aloni visibili. Con Toulifly invece gli aloni sono abbastanza visibili, visto che va spruzzato e poi fatto asciugare all’aria. La confezione dello spray e della pezzuola di Zeiss inoltre è molto adatta per chi vuole portarli nella borsa o nello zaino senza rovinarli. Sul sito di Zeiss, che è uno storico produttore di lenti tedesco, c’è scritto che l’effetto dello spray ha una durata di 72 ore.

– Leggi anche: Non sapete come pulirvi gli occhiali?

Spray, pezzuola e confezione di Zeiss (Il Post)

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