Cosa sono le “vendite allo scoperto”

È il pezzo fondamentale per capire la storia di GameStop e Reddit, ma in generale la speculazione borsistica

Un uomo davanti a un tabellone elettronico che mostra i titoli azionistici in Giappone (AP Photo/Eugene Hoshiko)
Un uomo davanti a un tabellone elettronico che mostra i titoli azionistici in Giappone (AP Photo/Eugene Hoshiko)

La storia della grande e inattesa crescita dei titoli di alcune aziende come GameStop e AMC, che ha provocato un intenso dibattito sui funzionamenti di Wall Street e sulle conseguenze sulla borsa delle azioni collettive organizzate sui social network, è comprensibile soltanto avendo chiaro cosa siano le “vendite allo scoperto”, o short, in inglese. Sono uno degli aspetti fondamentali del funzionamento dei mercati finanziari, ma sono uno di quegli argomenti che possono risultare difficili da capire per chi non ha dimestichezza con la borsa.

– Leggi anche: Lo straordinario successo in borsa di GameStop, grazie a Reddit

In sintesi, la vendita allo scoperto è un’operazione speculativa in cui si scommette sul fatto che il valore di un’azione calerà. Chi ha fatto la scommessa (che viene definito “scopertista”, o short seller) guadagna dei soldi se il valore dell’azione cala e ne perde se il valore aumenta. La cosa fondamentale è che lo short seller fa questa scommessa usando azioni ottenute in prestito: se le fa prestare senza pagarle, poi le vende a un certo prezzo, aspetta che il loro valore crolli e solo a quel punto le ricompra a un prezzo ribassato. Infine le restituisce a chi gliele aveva imprestate, ottenendo un profitto dalla differenza.

Facciamo un esempio. Uno short seller prevede che il titolo in borsa di GameStop – che è una catena di negozi di videogiochi – perderà di valore. Per farlo usa vari criteri, i principali dei quali dovrebbero essere le analisi e le previsioni sugli andamenti del mercato dei videogiochi e i risultati economici dell’azienda. A quel punto, lo short seller si rivolge a un broker, cioè a un intermediario, prende in prestito 100 azioni di GameStop, che in quel momento valgono 10 euro l’una, e le vende sul mercato, ottenendo un ricavo di 1.000 euro.

Due giorni dopo, come aveva previsto lo short seller, il valore in borsa di GameStop cala a 8 euro ad azione. A quel punto ricompra sul mercato 100 azioni di GameStop, pagandole soltanto 800 euro, e le restituisce al broker che gliele aveva prestate all’inizio, ottenendo così un guadagno di 200 euro (i 1.000 euro ottenuti dalla vendita delle azioni meno gli 800 spesi per ricomprarle). Lo short seller ha vinto la scommessa.

Mettiamo invece che dopo due giorni il valore in borsa di GameStop, anziché diminuire, cresca a 12 dollari ad azione. Lo short seller è costretto dal contratto fatto con il broker (semplificando) a restituire le 100 azioni, e dunque deve ricomprarle per 1.200 euro, perdendoci 200 euro. In questo caso la scommessa è persa.

Perché il broker accetta di dare in prestito azioni allo short seller? Perché alla fine dell’operazione, quando le azioni gli vengono restituite, gli spetta un interesse relativamente sostanzioso, che è tanto più elevato quanto più è lunga la durata del prestito (per questo di solito le operazioni di vendita allo scoperto sono molto rapide). Per il broker, dunque, un’operazione di vendita allo scoperto è generalmente conveniente: sia che le azioni calino sia che aumentino di valore, lo short seller gli deve comunque pagare gli interessi.

Cosa c’entrano le vendite allo scoperto con la storia di GameStop
Quello di GameStop, fino a poche settimane fa, era un titolo particolare perché era uno di quelli su cui erano state fatte più vendite allo scoperto in tutta la borsa degli Stati Uniti. Gli short seller, cioè grossi fondi di investimento, erano sicuri che il titolo sarebbe calato e si erano esposti pesantemente, prendendo in prestito e rivendendo una gran quantità di azioni dell’azienda.

Quando invece il valore del titolo è aumentato in maniera eccezionale, grazie all’intervento coordinato degli utenti di Reddit che avevano acquistato in massa le azioni facendole crescere, gli short seller sono rimasti spiazzati. Hanno dovuto correre ai ripari ricomprando le azioni di GameStop a un prezzo maggiorato, prima che il loro valore aumentasse ulteriormente generando ancora più perdite. Ricomprando le azioni, hanno fatto aumentare ancora di più il valore del titolo, e man mano che questo cresceva sempre più short seller che ancora non lo avevano fatto ricompravano azioni per limitare le perdite. Alla fine si è creato un effetto domino, in cui l’aumento di valore del titolo di GameStop, innescato dagli utenti di Reddit, è stato poi alimentato da quegli stessi finanzieri che avevano scommesso sul suo calo, e che in questi giorni hanno subìto perdite da miliardi di dollari. Questo effetto domino è definito in gergo finanziario “short squeeze”.

– Leggi anche: Cosa sta succedendo sui mercati finanziari con GameStop e Reddit

C’è un altro passaggio della vicenda: il forte aumento in borsa di GameStop coordinato su Reddit è avvenuto non soltanto grazie all’acquisto di azioni, ma anche all’acquisto di opzioni, che sono strumenti finanziari in cui si scommette sull’aumento di valore di un titolo, più rischiosi ma con maggior margine di guadagno.

Nel corso di questa settimana lo “short squeeze” si è esteso anche ad altre aziende che avevano caratteristiche simili a GameStop, come per esempio AMC, una catena di cinema, Nokia e Blackberry, creando gli importanti sconvolgimenti sui mercati finanziari al centro del dibattito economico in questi giorni.