Una canzone dei Bee Gees

È nata su un aereo, ma parla di andare contromano in autostrada

(Sydney O'Meara/Getty Images)
(Sydney O'Meara/Getty Images)

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Per la rubrica “lettere dei lettori” (lettere che leggo e di cui ringrazio!): un affezionato mi ha ricordato che non si possono citare le colpe di Claude François – cantautore francese di cassetta negli anni Sessanta e Settanta (nel 1978 morì fulminato nel bagno) – senza ricordarne i meriti, sommi. Non è quindi solo quello che ha dato al mondo la versione originale, francese, di Piange il telefono, ma anche quello che ha dato al mondo la versione originale, francese, di My way (la musica la scrisse Jacques Revaux).
Ringrazio altrettanto Marco che ha trovato questa foto formidabile del concerto di Neil Young a Viareggio di cui dicevamo ieri.
Il tradizionale spot di Natale del department store britannico John Lewis ha una canzone di Celeste, quest’anno.

I started a joke

Il testo di I started a joke sembra raccontare di qualcuno che pensava di avere fatto lo spiritoso o essersi inventato uno scherzo e invece si scopre vittima dello scherzo: una specie di “contromano in autostrada” della barzelletta (una delle barzellette di maggiore efficacia metaforica di tutti i tempi, sarete d’accordo). Ma in mezzo secolo si sono lette molte sfumature di interpretazione, e Barry Gibb ha detto una volta che allora si scrivevano un sacco di testi assurdi e qualcuno poi ci trovava sempre un significato. Robin Gibb invece disse che la melodia gli venne in testa ascoltando il ronzio ritmico all’interno di un aereo.

Ma insomma, ne venne una canzone meravigliosa, come tante dei Bee Gees (non so quanti anni abbiate voi, ma per quelli della mia età i Bee Gees si presentarono con la Febbre del sabato sera, nel bene e nel male: e scoprire cosa avevano fatto prima fu poi una rivelazione). Oggi dei tre fratelli è vivo solo Barry (è morto anche il quarto, Andy).

E bella com’era, è stata adottata spesso: c’è una buona versione dei Faith no more, rock band molto aggressiva che ogni tanto diventa sentimentale (come con la bellissima cover di Easy dei Commodores); meglio ancora quella dei Wallflowers per Zoolander, il film; e vogliamo tacere quella dei Pet Shop Boys? (ok, c’è anche la versione italiana dei Profeti, ma magari ascoltatela dopo).

I started a joke uscì in un disco del 1968 – quello che aveva anche I’ve gotta get a message to you – in cui i Bee Gees erano ancora cinque, prima di rimanere solo i tre fratelli Gibb. Qui ci sono loro che la fanno ancora a Las Vegas nel 1997. Io potrei andare avanti a sentirne decine di versioni, quindi buon weekend.

I looked at the skies running my hands over my eyes
And I fell out of bed hurting my head from things that I said
‘Till I finally died which started the whole world living
Oh if I’d only seen that the joke was on me


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