È morto Saeb Erekat, uno dei più noti negoziatori di pace palestinesi

Saeb Erekat, nel 2014. (AP Photo/ Amr Nabil)
Saeb Erekat, nel 2014. (AP Photo/ Amr Nabil)

Il funzionario palestinese Saeb Erekat, che è stato uno dei più importanti negoziatori per gli accordi tra Israele e Palestina, è morto oggi nell’ospedale Hadassah Medical Center di Gerusalemme; lo hanno reso noto l’ospedale, la figlia e Fatah, che è il movimento politico fondato dallo storico leader palestinese Yasser Arafat e che si batte per la liberazione della Palestina.

Lo scorso 18 ottobre Erekat era stato ricoverato all’ospedale di Gerusalemme dopo essersi ammalato di Covid-19, ed era già in gravi condizioni. I medici hanno spiegato che dopo il ricovero le sue condizioni di salute erano rimaste critiche e hanno detto che Erekat è morto mentre si trovava in terapia intensiva.

Erekat aveva 65 anni e nel 2015 era stato nominato segretario generale del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Durante la sua carriera, Erekat era stato molto vicino sia ad Arafat, sia a Mahmoud Abbas, che è il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese – l’organismo politico di governo della Palestina – e anche il capo della OLP. Erekat è stato uno dei negoziatori più importanti a essersi impegnati nelle trattative per sbloccare la delicata situazione tra Israele e Palestina. Per esempio, fu uno degli autori degli accordi di Oslo del 1993, con cui per la prima volta Ytzhak Rabin, primo ministro israeliano, e Arafat, allora leader della OLP, si riconobbero come legittimi interlocutori e si strinsero la mano in pubblico per la prima volta.