Come si sceglie chi ti porta l’energia a casa

Soprattutto ora che passiamo più tempo in casa, le due cose da fare sono scegliere un fornitore adatto e imparare a riconoscere gli sprechi

(EPA/SERGEI ILNITSKY)
(EPA/SERGEI ILNITSKY)

Per molto tempo, in Italia, chi si trasferiva in una casa e si trovava a dover fare un contratto di fornitura di luce e gas non aveva molta scelta: le tariffe erano fissate a priori all’interno del cosiddetto “mercato tutelato”. Le cose sono un po’ cambiate dal 2007, quando è stato introdotto il “mercato libero dell’energia”. Da allora sono nate molte nuove aziende nel settore e i tipi di contratto disponibili si sono moltiplicati. La possibilità di scelta dunque si è molto ampliata, ma se da un lato ci sono offerte che si adattano alle esigenze più diverse, capire quale sia quella più adatta alla propria casa e più vantaggiosa per risparmiare non è facile. Lo stesso vale per la scelta del fornitore.

Secondo Sorgenia, uno dei principali operatori del mercato libero dell’energia, che da sempre ha una comunicazione orientata ai temi del risparmio energetico e dell’ecologia, per ridurre gli sprechi e abbattere i costi bisogna innanzitutto essere un po’ più consapevoli.

Come scegliere il fornitore
Per confrontare tra loro le offerte e le rispettive tariffe dei vari fornitori di energia — sia del mercato tutelato che di quello libero — si possono usare i comparatori che si trovano online. Il più affidabile è il Portale Offerte di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che è anche l’ente che regola i prezzi del mercato tutelato. Ma online se ne trovano moltissimi: un’alternativa è quello dell’organizzazione indipendente per i diritti dei consumatori Altroconsumo. I comparatori funzionano così: si inseriscono alcuni dati come il CAP, il tipo di consumo, il numero di elettrodomestici che si usano e la potenza richiesta, e si ottiene un elenco di società che propongono contratti adatti, con i rispettivi costi.

Dopo aver usato il comparatore e individuato i fornitori più interessanti per quello che si sta cercando, si può fare un’ulteriore verifica direttamente sui siti delle aziende. Per esempio, sul sito di Sorgenia c’è un modulo da compilare per ricevere in breve tempo un preventivo “su misura”. Per fare questo confronto, è meglio avere un’idea precisa dei propri consumi e della propria spesa annua. Oltre a consultare le ultime bollette, sarebbe bene controllare per un certo periodo il proprio contatore tenendo una sorta di diario dei consumi. Non si tratta semplicemente di scegliere il fornitore più economico, bensì di trovare la proposta più adatta alle proprie abitudini di consumo.

Per capire come funzionano le tariffe, bisogna tenere conto del fatto che il costo dell’energia che usiamo nelle case è dato da tre “voci di spesa”: generazione dell’energia, trasporto dell’energia e distribuzione dell’energia agli utenti. Le ultime due voci hanno costi praticamente uguali indipendentemente dal fornitore che si sceglie, perché vengono fissati dall’ARERA, anche per le aziende che operano nel mercato libero. Il costo dell’energia invece viene deciso da ARERA ogni tre mesi solo per i fornitori del mercato tutelato (che cesserà dal 2021 per le imprese e dal 2022 per le famiglie), mentre i fornitori del mercato libero possono stabilirlo in maniera autonoma in modo da essere più competitivi.

Alla fine, quindi, il prezzo netto dell’energia è quasi sempre inferiore nel mercato libero e lo stesso, anche se con voci di spesa diverse, accade anche con il gas. Inoltre i fornitori del mercato libero hanno il vantaggio di proporre contratti con tariffe bloccate per il primo anno (o più): per i consumatori, questo significa avere la garanzia di non trovare sorprese in bolletta. Lo stesso non vale per le tariffe di ARERA nel mercato tutelato, che invece cambiano ogni 3 mesi in base all’andamento (spesso imprevedibile) dei mercati internazionali.

Next Energy 24 di Sorgenia è un esempio utile per capire l’approccio delle aziende del mercato libero alla questione delle tariffe. Infatti, oltre a offrire una tariffa bloccata per due anni, Next Energy 24 dà all’utente anche uno “sconto fedeltà” che gli permette di risparmiare fino al quarto anno di contratto. Gli utenti interessati possono calcolare velocemente il preventivo sul sito di Sorgenia e confrontare le due tariffe, quella con prezzi bloccati per 12 mesi e quella con prezzi boccati per 24 mesi: la seconda costa poco di più ma garantisce un risparmio maggiore sul lungo periodo, evitando all’utente di ritrovarsi in balia delle oscillazioni dei prezzi di mercato dopo un anno.

Come risparmiare sull’elettricità
La prima cosa da imparare sono le piccole accortezze che ad alcuni potrebbero suonare scontate, ad altri meno, e comunque è sempre bene ribadire: spegnere una luce lasciata accesa in una stanza che non si usa, o il televisore se nessuno lo guarda, o ancora spegnere il computer anziché lasciarlo in stand-by per ore sono tutte cose che sommate fanno la differenza. Un altro accorgimento noto, ma che vale la pena citare se si parla di risparmio energetico, è quello di sostituire le lampadine che si hanno in casa con lampadine a basso consumo o a LED man mano che si fulminano.

Non tutti gli elettrodomestici consumano allo stesso modo: per questo ci sono le classi energetiche. La classe A è quella che garantisce un risparmio maggiore, ma poi all’interno della classe A esiste un’ulteriore differenza tra classe A, A+, A++ e A+++. L’ultima, quella con tre +, ha il livello di efficienza più elevato e quindi consuma meno a parità di risultato. Anche qui, come con le lampadine, non significa che dovete buttare tutti gli elettrodomestici e sostituirli, ma è bene ricordarvi di controllare la classe energetica quando per altri motivi ne comprate uno nuovo.

Infine, una cosa su cui potete intervenire facilmente sono le temperature dell’acqua: per esempio scegliendo programmi a basse temperature per la lavatrice, non sopra i 40 °C, e regolando il termostato dell’acqua calda in modo che la temperatura non sia più alta di quella che effettivamente vi serve. Anche la temperatura del frigorifero, volendo, può essere impostata in base agli alimenti da conservare e alla loro quantità.

Tariffa monoraria o bioraria?
Una cosa molto importante da sapere è che alcuni contratti prevedono la cosiddetta “tariffa bioraria”, quella cioè in cui il costo dell’energia cambia a seconda dell’orario della giornata e del giorno della settimana in cui la si usa. Per chi lavora fuori casa a tempo pieno e in generale per famiglie che non sono quasi mai in casa dalle 8 alle 19 dei giorni feriali (la cosiddetta fascia oraria f1), la tariffa bioraria conviene perché fa pagare l’energia un po’ di più nella fascia f1, ma meno nelle fasce f2 e f3 (cioè nelle sere e nei weekend). Per i fornitori è un modo di incentivare i consumatori a fare maggiore utilizzo di energia nelle fasce orarie in cui c’è minore richiesta, cioè quando la maggior parte dei luoghi di lavoro sono chiusi. Chi ha dubbi su quanto tempo passi effettivamente in casa nella fascia f1 può controllare la bolletta, che riporta anche i dati di consumo disaggregati per fasce orarie.

Risparmiare sul gas
Quando pensiamo al consumo di gas, la prima cosa che viene in mente è l’uso dei fornelli per cucinare, ma in realtà, per chi vive in appartamenti con riscaldamento autonomo o semiautonomo, il grosso della spesa viene da lì. Per ridurre un po’ i consumi del riscaldamento si possono innanzitutto mettere alle finestre infissi di qualità migliore, che evitino la dispersione di calore, e poi impostare il termostato in modo che la temperatura non vada mai sopra 21 gradi, soglia oltre la quale i consumi aumentano molto. Per quanto riguarda l’acqua calda, usare una caldaia anziché uno scaldabagno permette di ridurre i costi, soprattutto se la si fa revisionare una volta all’anno. Altra cosa da fare è sostituire il forno a gas con un forno a microonde, meglio se di classe energetica A+ o A++.

Risparmiare sui costi extra
Le bollette cartacee che arrivano ogni mese nella cassetta della posta hanno un costo che, per quanto piccolo, alla lunga pesa. Un modo per eliminarlo è rivolgersi a un’azienda di fornitura energetica che propone agli utenti la fatturazione elettronica e il pagamento automatico tramite conto corrente. Soprattutto nel mercato libero, le aziende che hanno spostato la comunicazione coi clienti interamente online sono diverse: chi sceglie Sorgenia, per esempio, può fare tutte le procedure direttamente online, a partire dall’attivazione.