11 cose che abbiamo comprato a settembre

Scarpe da trekking, pantaloni da casa, caraffe isotermiche, saponi da campo e campanacci (sì, campanacci), tra le altre cose

(Il Post)
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Wishlist è la rubrica mensile in cui parliamo degli acquisti personali fatti dai redattori, e vi suggeriamo oggetti che abbiamo provato noi stessi, di cui siamo soddisfatti al punto di consigliarveli. Prima questi oggetti arrivavano in redazione. Da quando la normalità è parzialmente sospesa, arrivano direttamente nelle nostre case.

Un paio di scarpe da trekking
Un redattore cresciuto in una città di mare e poco avvezzo alle altitudini ha deciso di munirsi di un paio di scarpe da trekking per una gita in montagna: indeciso se risparmiare o andare sul sicuro, alla fine ha optato per un buon paio di Salomon X Ultra, che redattori più esperti di lui dicono essere ottime e versatili.

Lui, dall’alto della sua inesperienza, dice di essere esaltato dalla loro robustezza e comodità. «Ti danno la sensazione di poter andare ovunque, ho sbattuto la punta e inciampato su sassi più volte senza sentire niente. Fantastiche. E poi sono quasi belle, una cosa rara per questo tipo di scarpe». Sul sito di Salomon costano 150 euro, si trovano anche su Amazon dai 145 euro in su.

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Un dosatore per il caffè
Quando una redattrice ha raccontato di aver acquistato un dosatore per il caffè, l’informazione non è stata ben accolta, e qualche collega, ripensando ai vecchi dosacaffè in esercizio nelle case dei propri nonni, li ha definiti con poca diplomazia «strumento del diavolo». La redattrice però dice che il suo, oltre ad essere un oggetto piuttosto carino, funziona perfettamente, e visto che lei tende a spargere caffè ovunque quando prepara la moka a mano libera, le ha risolto un problema. Costa 5 euro e 50, su Amazon.

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Una spazzola lavapiatti elegante
La stessa redattrice ha comprato uno spazzolino lavapiatti con un piccolo serbatoio di sapone: si preme sopra e la spazzola si impregna da sola, perfetto per chi non ha voglia di sporcarsi troppo le mani, dice lei. Ha anche un proprio sostegno su cui riporlo ordinatamente, e costa 15 euro.

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Un bel vaso
I vasi rientrano spesso in quella categoria di oggetti che “si hanno già” ma non si scelgono e non si comprano: si ricevono o si ereditano e quindi capita che se ne possieda uno che però non si apprezza tanto. Una redattrice ha deciso che ne avrebbe attivamente comprato uno che le piaceva, e ha scelto questo. Costa 36 euro.

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Sapone da campo
Una redattrice che ha fatto un viaggio in bicicletta in Sardegna è molto soddisfatta dei saponi naturali che ha usato mentre era lì, che si potevano usare per tutto, per il corpo ma anche per il bucato e le stoviglie. Sono «buonissimi sia per il profumo sia per la qualità, e in più fatti in Sardegna», dice lei. Si comprano qui (la saponetta a circa 4 euro, il sapone liquido a 7).

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Campanacci artigianali
La stessa redattrice ha comprato anche una serie di piccoli campanacci, dopo aver imparato come vengono prodotti – a partire da una lamina – a Tonara, uno dei rari posti in Sardegna in cui i campanacci vengono ancora fatti artigianalmente. Lì poche famiglie si tramandano il lavoro da generazioni, e costruiscono campanacci per gli animali e per i mamuthones.

Si possono comprare online scrivendo ai produttori, da cui si riceve un catalogo di suoni (per scegliere quale suono avrà il vostro gregge, naturalmente). Le sue sono piuttosto piccole, costano da 1 a 4 euro e suonano così:

 

Compressore portatile USB
Un redattore, che da sempre usa molto la bici, aveva un sogno da anni: avere un compressore come quelli che hanno i meccanici, che appoggi la pistolina alla valvola e in cinque secondi la ruota è gonfia. Questo minuscolo compressore portatile, che si ricarica con una normale presa USB, è un dignitosissimo compromesso rispetto al suo grande sogno. Non ci mette cinque secondi, d’accordo, ma in meno di un minuto gonfia completamente la gomma della bici, ed è automatico: si imposta sul display la pressione richiesta in bar (su molti copertoni la pressione richiesta è scritta di lato), e lui si spegne automaticamente quando la raggiunge. Con una carica si gonfiano 5-6 ruote, ci sono gli attacchi anche per gonfiare palloni e materassini, pesa pochissimo e ha un grazioso astuccio in velluto, molto discreto. Costa 41 euro.

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Casseruola per chi è allergico al nichel
Una redattrice allergica al nichel ha comprato questa casseruola che va bene per chi è, appunto, allergico al nichel, o vuole molto bene a persone allergiche al nichel che invita spesso a cena. Potrebbe contenere nichel nel manico, ma non nella parte che entra in contatto con il cibo, e la redattrice spiega che nel suo caso è sufficiente. È robusta, ha il suo coperchio e costa 34 euro.

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Una caraffa isotermica (cioè un thermos a forma di caraffa)
Con l’abbassamento delle temperature per una redattrice è arrivata «la stagione delle tisane». Prevedendo che in una giornata di lavoro da casa (in redazione siamo contingentati) potrebbe berne dalle tre alle cinque tazze, ha deciso di acquistare una caraffa isotermica, cioè un thermos a forma di caraffa, che può contenere anche un litro di tisana e la tiene calda per ore. Così da non doverla preparare più volte ma avercela già pronta per tutta la giornata. La redattrice ha comprato la caraffa approfittando di uno sconto sul sito di Bodum, il marchio danese che la produce: scontata costa meno di 20 euro. La stessa caraffa è in vendita anche su Amazon, ma costa di più (33 euro). Al primo test ha dimostrato di saper mantenere la tisana alla temperatura desiderata («bella calda come piace a me, appena sotto la temperatura per cui ti bruci la lingua») per 12 ore.

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Un paio di pantaloni da casa
La stessa redattrice ha anche deciso che aveva bisogno di un capo di “loungewear” (ovvero quella categoria di indumenti da casa comodi come un pigiama ma con una dignità estetica superiore) per le suddette giornate di lavoro da casa e così ha comprato un paio di pantaloni di flanella di Uniqlo, color senape. Costano 20 euro.

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Uno zaino molto economico
Un redattore doveva comprare uno zaino per una gita in montagna e ha scelto questo, perché era quello più economico (costa 10 euro). Dice che poi, però, lo zaino si è rivelato ottimo per tutti i giorni: ha una tasca per il computer, una tasca interna portaoggetti, una esterna, e due laterali per borracce e cose simili. Insomma, li vale tutti, quei dieci euro (un lettore ci ha segnalato che lo stesso zaino in un altro colore costa ancora meno – 6 euro – ma al redattore non l’abbiamo detto che poi ci rimane male).

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Se ne vuoi ancora, qui trovi tutte le liste degli oggetti che abbiamo comprato nei mesi precedenti.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.