Jerry Harris, protagonista di “Cheerleader”, è stato arrestato per aver prodotto pornografia minorile

Jerry Harris con Greta Gerwig agli Oscar, 9 febbraio 2020 
(AP Photo/John Locher)
Jerry Harris con Greta Gerwig agli Oscar, 9 febbraio 2020 (AP Photo/John Locher)

Giovedì Jerry Harris, 21enne statunitense tra i protagonisti della serie-documentario di Netflix Cheerleader, è stato arrestato a Chicago, in Illinois, con l’accusa di aver prodotto pornografia minorile. Secondo i documenti del tribunale federale, Harris avrebbe ammesso all’FBI di aver chiesto e ricevuto su Snapchat immagini esplicite di almeno 10-15 persone che sapeva essere minorenni, di aver fatto sesso con un 15enne durante una gara di cheerleading nel 2019 e di aver pagato un 17enne in cambio di sue foto nude.

Lunedì il sito Usa Today aveva scritto che le indagini erano iniziate dopo la denuncia di due gemelli 14enni del Texas che lo avevano accusato di aver chiesto loro foto e video dei propri organi genitali su Snapchat e di averli molestati ripetutamente durante le gare di cheerleading per più di un anno, da quando loro avevano 13 anni e lui ne aveva 19; uno dei due ha raccontato che Harris lo avrebbe inseguito in bagno per chiedergli di ricevere sesso orale. La madre dei due ragazzini ha detto di aver fatto la denuncia a luglio. Nel frattempo Varsity, un’associazione di cheerleading, ha espulso Harris.

Cheerleader è uscita a gennaio e ha avuto subito grande successo negli Stati Uniti; racconta gli allenamenti della squadra Bulldog Cheer del Navarro College di Corsicana, in Texas, che ha vinto per 14 volte il campionato nazionale organizzato dalla National Cheerleaders Association (NCA).