
Poco dopo la mezzanotte a Ancona, nelle Marche, è divampato un grande incendio in un capannone della zona portuale, nell’area a cui ci si riferisce come “ex Tubimar”, e le fiamme hanno poi raggiunto altri capannoni. L’incendio, che ha interessato una superficie di circa 20mila metri quadrati, è stato circoscritto in un paio di ore ma non ancora del tutto spento: al lavoro sul posto ci sono diverse squadre dei vigili del fuoco. Le persone parlano di un fumo che si vede anche a diversi chilometri di distanza e hanno raccontato, in riferimento a questa notte, di una serie di esplosioni provenienti da dove è divampato l’incendio. Secondo le prime informazioni, non ci sono né morti né feriti.
Ad Ancona sono state chiuse le scuole, i parchi, gli uffici aperti al pubblico e gli impianti sportivi e il comune ha invitato le persone a «tenere chiuse le finestre e limitare gli spostamenti non necessari». Ma Valeria Mancinelli, sindaca della città, ha precisato su Facebook che «dai primi rilievi sembra non ci siano problemi di inquinamento». Le scuole e gli asili resteranno chiusi anche domani, giovedì, in via precauzionale.
#incendio al porto/ Aggiornamento
L'Amministrazione comunale ha deciso, dopo essersi consultata con Asur e Arpam, di tenere le #scuole e gli #asili nido domani chiusi in via precauzionale. Alle 17 si riunirà il Coc e verranno dati tutti i dettagli. #Ancona— Comune di Ancona (@ComuneAncona) September 16, 2020
A proposito delle cause, che per ora non sono state spiegate ufficialmente, il Corriere della Sera ha scritto, senza citare fonti, che «si ipotizza che siano esplose alcune bombole di acetilene».
(ANSA)???? #Ancona, circoscritte dai #vigilidelfuoco le fiamme nel porto, interessati diversi capannoni per una superficie di circa 20.000 mq. Lunghe le operazioni di completo spegnimento per la difficoltà di raggiungere il cuore dell’#incendio [#16settembre 9:00] pic.twitter.com/aBtEodYduZ
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 16, 2020