L’uomo sospettato di aver ucciso un sostenitore di Trump il 30 agosto a Portland è stato ucciso dalla polizia durante un tentativo di arresto

Agenti in tenuta anti-sommossa a Portland, in Oregon, negli Stati Uniti, il 29 agosto 2020 (AP Photo/Paula Bronstein, File)
Agenti in tenuta anti-sommossa a Portland, in Oregon, negli Stati Uniti, il 29 agosto 2020 (AP Photo/Paula Bronstein, File)

Michael Forest Reinoehl, l’uomo che si era assunto la responsabilità di aver sparato e ucciso per legittima difesa, secondo le sue parole, un sostenitore di Donald Trump il 30 agosto a Portland, in Oregon, è stato ucciso dalla polizia durante un tentativo di arresto. Forest Reinoehl aveva 48 anni ed è stato ucciso a Lacey, nello stato di Washington, a sud-ovest di Seattle.

Il New York Times scrive che il tenente Ray Brady, dell’ufficio dello sceriffo della contea di Thurston, ha dichiarato che le forze dell’ordine erano alla ricerca del sospettato di omicidio quando hanno fermato Forest Reinoehl: «Mentre cercavano di arrestarlo, erano stati sparati diversi colpi d’arma da fuoco», ha detto Brady, che poi ha aggiunto che a sparare sono stati quattro agenti.

Secondo Brady, scrive ancora il New York Times, l’ufficio dello sceriffo era stato informato che il sospetto fosse armato, ma non ha saputo dire se abbia sparato al momento dell’arresto. Il mandato d’arresto nei confronti di Forest Reinoehl era stato emesso dalla polizia di Portland dopo che aveva detto in un’intervista a Vice News a proposito dell’omicidio di Portland: «Non avevo scelta».