Sono stati accertati 16 casi di legionella a Busto Arsizio, una persona è morta

Un test per individuare la legionella
(Nicolas Maeterlinck/Belga via ZUMA Press/ANSA)
Un test per individuare la legionella (Nicolas Maeterlinck/Belga via ZUMA Press/ANSA)

Una persona è morta e altre 15 sono state infettate dal batterio della legionella a Busto Arsizio, in provincia di Varese; la notizia è stata data dall’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera. La Regione ha fatto sapere che le autorità sanitarie hanno realizzato prelievi di acqua dalle case in cui vivono le persone infettate, hanno controllato gli acquedotti e le torri di raffreddamento e stanno attuando gli accertamenti igienici e sanitari previsti dai protocolli di sicurezza. Per precauzione hanno anche eseguito l’iperclorazione dell’acqua, che consiste nel purificare l’acqua dai batteri attraverso un trattamento chimico a base di cloro.

Il Corriere della Sera scrive che la persona deceduta è un uomo di 78 anni con diverse patologie pregresse e che i primi casi dovrebbero risalire ad agosto. La vicesindaca Manuela Maffioli – scrive sempre il Corriere – ha detto che l’infezione riguarderebbe una «zona circoscritta della città».

La legionella si trasmette soprattutto attraverso l’inalazione di piccole gocce d’acqua (aerosol) contenenti il batterio. Può provocare la legionellosi, un’infezione polmonare, oppure la più lieve febbre di Pontiac, una malattia che non riguarda i polmoni e che provoca febbre, cefalea, mal di gola e malessere generale.