L’Iran permetterà agli ispettori internazionali di visitare due suoi presunti siti nucleari

Il presidente iraniano Hassan Rouhani, a destra, e il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi, a Teheran, il 26 agosto 2020 (Iranian Presidency Office via AP)
Il presidente iraniano Hassan Rouhani, a destra, e il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi, a Teheran, il 26 agosto 2020 (Iranian Presidency Office via AP)

Mercoledì l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha detto che il governo iraniano ha accettato di far entrare gli ispettori internazionali in due siti che si sospetta possano contenere materiale nucleare non dichiarato. Secondo la AIEA, le due parti si sono messe d’accordo su quali saranno le strutture ispezionate, e quando avverranno i controlli: entrambe le informazioni non sono state diffuse. L’accordo tra le due parti – se rispettato – potrebbe risolvere una controversia che dura da mesi, causata dal rifiuto iraniano di permette i controlli degli ispettori internazionali all’interno dei siti sospetti.

Le preoccupazioni per un possibile programma nucleare militare iraniano avevano portato alla firma di uno storico accordo nel 2015, in cui l’Iran si impegnava a limitare le sue attività nucleari e rendere più accessibili le proprie centrali, mentre gli Stati Uniti e gli altri paesi parte dell’intesa si impegnavano a rimuovere alcune delle sanzioni imposte all’Iran negli anni precedenti. L’accordo era però entrato in crisi tre anni dopo, con la decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti.