È stato arrestato il leader della setta religiosa sudcoreana a cui sono legati moltissimi casi di coronavirus nel paese

Lee Man-hee (Kim Ju-sung/Yonhap via AP, FILE)
Lee Man-hee (Kim Ju-sung/Yonhap via AP, FILE)

Le autorità della Corea del Sud hanno arrestato il fondatore e leader della congregazione Shincheonji di Gesù, un movimento religioso molto controverso nato negli anni Ottanta e particolarmente radicato nella città di Daegu, a cui nelle prime settimane della pandemia era stata legata più della metà dei casi accertati da coronavirus nel paese. La persona arrestata si chiama Lee Man-hee e ha 88 anni: è accusata tra le altre cose di avere nascosto alle autorità informazioni cruciali relative al coronavirus, rendendo più difficile tracciare i contatti dei casi positivi. Lee è anche accusato di appropriazione indebita di circa 5,6 miliardi di won, la moneta sudcoreana (quasi 4 milioni di euro).

Finora, ha scritto Associated Press, più di 5.200 dei 14.336 casi di COVID-19 in Corea del Sud sono stati legati alla congregazione Shincheonji di Gesù, in particolare alla sua divisione nella città meridionale di Daegu. La congregazione segue un culto cristiano e ha almeno 200mila seguaci.