Due esponenti della Lega sono stati confermati alla presidenza delle commissioni Agricoltura e Giustizia, a causa di divisioni nella maggioranza

Applausi nell'aula del Senato dopo il voto sullo scostamento di bilancio, Roma, 29 luglio 2020 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Applausi nell'aula del Senato dopo il voto sullo scostamento di bilancio, Roma, 29 luglio 2020 (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Mercoledì 29 luglio due esponenti della Lega sono stati confermati alla presidenza delle commissioni Agricoltura e Giustizia del Senato a causa di divisioni nella maggioranza. Dopo che sia la Camera sia il Senato avevano approvato lo scostamento di bilancio previsto per finanziare le misure di sostegno all’economia – per la crisi conseguente all’emergenza coronavirus (con l’astensione dell’opposizione di centrodestra) – in due casi su quattordici la maggioranza di governo non è riuscita a sostituire alle presidenze delle Commissioni parlamentari permanenti del Senato gli esponenti eletti nei primi mesi della legislatura dalla maggioranza sostenuta da Lega e M5S.

Alla presidenza della commissione Agricoltura del Senato è stato confermato il leghista Gianpaolo Vallardi, anche se gli accordi interni ai partiti di governo prevedevano che andasse a Pietro Lorefice del M5S. Vallardi è stato confermato presidente con 12 voti, mentre Lorefice ne ha ottenuti 10 e c’è stata una scheda bianca. Alla Commissione Giustizia invece, sempre del Senato, l’ex presidente dell’aula Pietro Grasso di LeU, nonostante l’accordo nella maggioranza sembrasse trovato, è stato sconfitto dal presidente uscente della Lega Andrea Ostellari che quindi continuerà a guidarla. A Grasso sarebbero mancati i voti di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle che avrebbero contestato gli accordi fra i capigruppo della maggioranza per la presidenza delle Commissioni.