Aboubakar Soumahoro ha lasciato il sindacato Usb

Aboubakar Soumahoro agli Stati Popolari dei lavoratori "invisibili", Piazza San Giovanni, Roma, 5 luglio 2020 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Aboubakar Soumahoro agli Stati Popolari dei lavoratori "invisibili", Piazza San Giovanni, Roma, 5 luglio 2020 (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Il sindacalista Aboubakar Soumahoro ha lasciato l’Usb, l’Unione Sindacale di Base. Soumahoro, che è nato in Costa d’Avorio ma vive in Italia dal 1999, ha comunicato la sua decisione con una lettera ai vertici del sindacato in cui scrive che per lui è «giunto il momento di meditare, camminando per la stessa nobile e alta causa di difendere le lavoratrici, i lavoratori e gli invisibili schiacciati dalla precarietà e dalla vulnerabilità».

Soumahoro era diventato la figura più nota del sindacato dopo le sue battaglie in difesa dei braccianti delle campagne del Sud e in particolare dopo l’uccisione di Soumaila Sacko, delegato dell’Usb ucciso nella piana di Gioia Tauro il 2 giugno del 2018. Nella sua lettera Soumahoro ha spiegato che il suo «cammino nell’Usb è giunto irrevocabilmente a termine».

Durante il lockdown Soumahoro aveva fondato la “Lega dei braccianti”, associazione esterna all’Usb, e secondo Repubblica nello stesso periodo si sarebbe avvicinato al movimento delle Sardine. Inoltre, sempre secondo Repubblica, il sindacalista avrebbe sviluppato posizioni considerate dal sindacato «troppo moderate».