Donald Trump ha rinunciato a tenere a Jacksonville parte dei lavori della convention dei Repubblicani

(Drew Angerer/Getty Images)
(Drew Angerer/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rinunciato a fare a Jacksonville, in Florida, parte dei lavori della convention dei Repubblicani, prevista per fine agosto. La convention vera e propria si terrà a Charlotte, in North Carolina, ma dopo che le autorità locali avevano chiesto di ridimensionarla per evitare l’enorme assembramento di persone che avrebbe comportato nella sua versione tradizionale, Trump aveva deciso di spostare a Jacksonville parte dei lavori, tra cui i comizi elettorali.

«Non è il momento giusto» ha detto Trump, che negli ultimi giorni ha drasticamente cambiato il suo approccio alla gestione dell’epidemia – iniziando a indossare e raccomandare la mascherina, per esempio – che nell’ultimo mese ha fatto registrare negli Stati Uniti circa un milione di casi, portando il totale dei contagi a oltre 4 milioni e quello dei morti a quasi 150mila. La Florida, dove si sarebbero dovuti svolgere parte dei comizi della convention, è uno dei paesi con il bilancio e la situazione peggiore.

La convention è il tradizionale appuntamento con cui i due grandi partiti americani confermano il vincitore delle primarie, ospitando interventi di ex presidenti, politici importanti e celebrità. Quella dei Democratici, anch’essa in un formato ridotto e adattato all’epidemia, è prevista invece per la metà di agosto a Milwaukee, in Wisconsin.