La prima ministra neozelandese ha rimosso un suo ministro perché ha avuto una relazione con un membro del proprio staff

La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern a Wellington, in Nuova Zelanda, il 22 luglio 2020 (Hagen Hopkins/Getty Images)
La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern a Wellington, in Nuova Zelanda, il 22 luglio 2020 (Hagen Hopkins/Getty Images)

La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern il 23 luglio ha detto di aver rimosso il ministro dell’Immigrazione del suo governo Iain Lees-Galloway per aver avuto una relazione con un membro del suo staff. Ardern ha dichiarato che Lees-Galloway ha avuto una relazione consensuale per circa un anno con una donna che aveva lavorato nel proprio ufficio.

Ardern ha inoltre spiegato che, pur non volendo esprimere giudizi morali, il ministro si è esposto all’accusa di utilizzare per scopi personali il suo ruolo di potere. Lees-Galloway, che 41 anni, ha accettato la decisione di Ardern e si è scusato. Inoltre ha detto che non si candiderà alle prossime elezioni politiche di settembre. Lee-Galloway in una nota ha ammesso di aver «agito in modo del tutto inappropriato» per la sua posizione e di non poter quindi più continuare a ricoprire il ruolo di ministro.

La vicenda di Lees-Galloway è solo l’ultima di una serie di scandali che hanno coinvolto in Nuova Zelanda tanto le forze di governo quanto quelle di opposizione. Il giorno prima della rimozione di Lees-Galloway, il parlamentare d’opposizione Andrew Falloon si era dimesso dopo che si era diffusa la notizia che avesse inviato immagini sessuali esplicite a diverse donne, fra cui una studentessa universitaria. Falloon si è dimesso scusandosi genericamente per i suoi errori, senza fare riferimento alla vicenda.