Amazon ha rinviato il Prime Day

(Bruno Vincent/Getty Images)
(Bruno Vincent/Getty Images)

Amazon ha confermato che quest’anno il Prime Day, il periodo di sconti che l’azienda organizza dal 2015 a luglio, sarà posticipato. Amazon non ha fissato una nuova data, ma ha spiegato che quest’anno gli sconti riservati ai clienti Prime ci saranno «più tardi del solito» e che a breve verranno comunicati maggiori dettagli.

Come era stato già anticipato nelle scorse settimane da diversi giornali americani il rinvio del Prime Day è probabilmente dovuto ai problemi avuti da Amazon a causa della pandemia da coronavirus. Un portavoce della società ha detto al sito The Verge che il rinvio è stato deciso per garantire «la sicurezza dei dipendenti» e venire incontro alle esigenze dei clienti e dei partner commerciali dell’azienda. Il portavoce di Amazon ha poi spiegato che in tutto il mondo il Prime Day ci sarà prima della fine dell’anno, mentre il 6 e 7 di agosto ci saranno una serie di sconti riservati all’India.

Negli ultimi mesi, soprattutto negli Stati Uniti, c’è stato un grosso aumento di acquisti online che ha messo sotto pressione i meccanismi logistici dell’azienda. Amazon non era preparata a un aumento di ordini così massiccio, accompagnato dalla necessità di garantire condizioni di sicurezza ai suoi dipendenti, costretti a un lavoro più pesante e preoccupati di essere contagiati dai colleghi nei magazzini affollati: per questo a lungo non ha consegnato e non si è rifornita di prodotti che non fossero di prima necessità, e per quelli che invece spediva i tempi di attesa per le consegne erano maggiori.