Donald Trump ha rinviato un incontro del G7 che avrebbe dovuto tenersi il 10 giugno negli Stati Uniti

(Tasos Katopodis/Getty Images)
(Tasos Katopodis/Getty Images)

Sabato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rinviato a settembre un meeting del G7 che avrebbe dovuto tenersi il 10 giugno a Camp David, nel Maryland, dopo che la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva declinato l’invito per via della pandemia da coronavirus. Trump ha detto in realtà di averlo rinviato perché si tratta di «un gruppo di nazioni molto datato» e che vuole invitare al prossimo anche la Russia, la Corea del Sud, l’Australia e l’India.

Non è chiaro se voglia renderli membri permanenti del gruppo delle principali potenze industriali occidentali, che include oltre agli Stati Uniti la Francia, la Germania, l’Italia, il Giappone, il Regno Unito e il Canada. La Russia ne faceva parte fino al 2014 (si chiamava G8 infatti), quando fu esclusa in seguito all’annessione della Crimea. Trump ha chiesto diverse volte che venisse riammessa.

Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Boris Johnson hanno concordato sulla necessità di tenere un incontro del gruppo di persona nel futuro prossimo.

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