Roberto Speranza ha detto che «al momento non ci sono ragioni» per rimandare oltre il 3 giugno la riapertura degli spostamenti tra regioni

Il ministro della Salute Roberto Speranza alla conferenza stampa di presentazione del "Decreto Rilancio", Roma, 13 maggio 2020
(LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili)
Il ministro della Salute Roberto Speranza alla conferenza stampa di presentazione del "Decreto Rilancio", Roma, 13 maggio 2020 (LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili)

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che «al momento non ci sono ragioni» per rimandare oltre il 3 giugno la riapertura degli spostamenti tra regioni. In base agli ultimi decreti approvati dal governo per contenere l’epidemia da coronavirus, fino al 2 giugno gli spostamenti tra regioni sono proibiti se non per motivi lavorativi o sanitari. La riapertura degli spostamenti tra regioni, aveva deciso il governo, sarebbe comunque stata condizionata all’andamento dei contagi e a valutazioni del ministero della Salute sui rischi di una nuova diffusione del coronavirus.

Venerdì, al termine di una riunione con le forze politiche della maggioranza, Speranza ha confermato che la situazione dei contagi non dovrebbe impedire la riapertura dei confini regionali, aggiungendo però che altre valutazioni verranno fatte nei prossimi giorni. Stando ai dati diffusi venerdì dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 516 nuovi casi di contagio da coronavirus, 354 dei quali in Lombardia.

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