Ad aprile l’INPS ha autorizzato 772,3 milioni di ore di cassa integrazione: nell’aprile del 2019 erano state 25,3 milioni

Lavoratori dell'Arcelor Mittsal in cassa integrazione protestano davanti allo stabilimento genovese delle acciaierie. 21 Maggio 2020 (ANSA/LUCA ZENNARO)
Lavoratori dell'Arcelor Mittsal in cassa integrazione protestano davanti allo stabilimento genovese delle acciaierie. 21 Maggio 2020 (ANSA/LUCA ZENNARO)

Nel mese di aprile le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale) sono state 772,3 milioni: nello stesso mese del 2019  le ore di cassa integrazione autorizzate erano state 25,3 milioni. Nel suo report mensile l’INPS specifica che per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria (CIGO) le ore autorizzate ad aprile 2020 sono state 713 milioni. Nello stesso periodo del 2019 erano state 7,4 milioni. Nel mese di marzo 2020 le ore di cassa integrazione ordinaria concesse erano state invece 12,7 milioni.

Per quanto riguarda i settori produttivi, la cassa integrazione ordinaria è stata utilizzata dai lavoratori dell’industria per 605,2 milioni di ore (a fronte dei 5,7 milioni dell’aprile 2019) e per 107,8 milioni di ore da quelli dell’edilizia (mentre nel 2019 erano state nello stesso periodo 1,8 milioni).

Oltre alla cassa integrazione ordinaria, l’INPS ha autorizzato 12,4 milioni di ore per quella straordinaria, la cosiddetta CIGS (in aumento del 71 per cento rispetto a marzo 2020, ma il 30 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2019), e 46,9 milioni di ore per interventi in deroga, la CIGD (ad aprile 2020 ne erano state erogate 20mila, mentre a marzo 2019 circa 2 mila). L’INPS specifica che il 98 per cento delle ore di cassa integrazione ordinaria e in deroga «sono state autorizzate con causale “emergenza sanitaria covid-19”».

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