È stato arrestato il procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo

(ANSA/ATTILIO CALVARESI)
(ANSA/ATTILIO CALVARESI)

Il procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo è stato messo agli arresti domiciliari su ordine della procura di Potenza con l’accusa di induzione indebita. Capristo, che è a capo della procura di Taranto dal 2016, dopo essere stato in precedenza procuratore di Trani, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Trani: oltre a lui sono state disposte misure cautelari per l’ispettore di polizia Michele Scivittaro, e per tre imprenditori, Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un’inchiesta che riguarda pressioni che Capristo avrebbe esercitato su un magistrato di Trani poco dopo il suo trasferimento a Taranto.

Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero indotto un giovane sostituto procuratore in servizio a Trani «a perseguire in sede penale, senza che ne ricorressero i presupposti di fatto e di diritto, la persona che loro stessi avevano infondatamente denunciato per usura in loro danno, in modo da ottenere indebitamente i vantaggi economici ed i benefici conseguenti allo status di soggetti usurati», si legge in un comunicato della procura di Potenza. Il sostituto procuratore però si sarebbe opposto, contribuendo così all’avvio delle indagini.