Guillaume Soro, ex primo ministro della Costa d’Avorio e candidato alle presidenziali di ottobre, è stato condannato a 20 anni di carcere

Guillaume Soro durante una conferenza stampa a Bruxelles, 4 giugno 2008 ( AP Photo/ Thierry Charlier.)
Guillaume Soro durante una conferenza stampa a Bruxelles, 4 giugno 2008 ( AP Photo/ Thierry Charlier.)

Guillaume Soro, ex primo ministro della Costa d’Avorio e candidato alle elezioni presidenziali di ottobre, è stato condannato dalla Corte di Giustizia di Abidjan a 20 anni di carcere per appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Soro, ex leader della resistenza ivoriana e attualmente in esilio in Francia, non ha assistito al processo, che è durato solo poche ore. In aula non erano presenti nemmeno i suoi avvocati, che ritengono le accuse una manovra per escludere il loro cliente dalle prossime elezioni. Contro Soro, a cui è stato effettivamente vietato di candidarsi, è stato emesso un mandato di arresto internazionale.

Guillaume Soro è stato anche condannato a pagare 4,5 miliardi di franchi Cfa (pari a quasi 7 milioni di euro), gli è stata confiscata la casa che secondo la sentenza avrebbe comprato con fondi pubblici ed è stato privato dei diritti civili per cinque anni.

L’ex primo ministro è inoltre accusato di pianificare un colpo di stato contro il presidente uscente Alassane Ouattara del quale Soro, un tempo, era alleato: aveva infatti guidato la forza ribelle che aveva sostenuto Ouattara contro Laurent Gbagbo, che si era rifiutato di accettare la sconfitta alle elezioni del 2010. Soro, scrive BBC, ha tuttora il sostegno degli ex comandanti ribelli che ricoprono importanti posizioni all’interno dell’esercito.