C’è una nuova ordinanza che irrigidisce i divieti sugli spostamenti

Arriva dai ministri dell'Interno e della Salute, e proibisce di andare da un comune all'altro tranne che per lavoro, salute o “assoluta urgenza”

Controlli della polizia municipale di Roma, il 21 marzo 2020 (Alfredo Falcone/LaPresse)
Controlli della polizia municipale di Roma, il 21 marzo 2020 (Alfredo Falcone/LaPresse)

Domenica i ministri della Salute e dell’Interno hanno emanato una nuova ordinanza che irrigidisce i precedenti divieti sugli spostamenti approvati dal governo la scorsa settimana per contenere l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2), e in particolare specifica che non ci si può spostare tra comuni diversi.

L’ordinanza dice che da oggi, e fino all’approvazione di un nuovo decreto sull’argomento:

È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Le novità sono sostanzialmente due: l’introduzione del divieto di spostarsi tra un comune e l’altro, e l’esclusione di due delle motivazioni che prima consentivano questo tipo di spostamenti. Con la nuova ordinanza infatti si dice che si può andare da un comune all’altro solo per comprovate esigenze lavorative, ragioni di assoluta urgenza o motivi di salute. In precedenza, gli spostamenti – di qualunque tipo, quindi anche tra comuni – erano possibili anche per “situazioni di necessità” e per rientrare nel proprio domicilio, abitazione o residenza.

È probabile che nelle prossime ore arriveranno ulteriori chiarimenti da parte del governo, ma apparentemente quindi l’ordinanza proibisce di spostarsi tra un comune e l’altro per fare la spesa, per esempio, così come dal luogo dove si ha il domicilio a quello dove si ha la residenza.

Sul Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini scrive che l’obiettivo dell’ordinanza «è quello di impedire alle persone di trasferirsi dal Nord al Sud», e che le stazioni saranno maggiormente presidiate dalle forze dell’ordine per i controlli.