È uscita “Celebrity Hunted”

È la serie in cui Fedez, Francesco Totti e un po' di altre persone famose devono scappare da un gruppo di esperti investigatori che danno l'idea di prendere la cosa molto sul serio

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è una nuova serie italiana di Amazon Prime Video, che la definisce un «real-life thriller». Un altro modo per dirla è che Celebrity Hunted è una via di mezzo tra un reality show e una versione evoluta di guardie-e-ladri: ci sono un po’ di persone famose che devono scappare e altre persone che – con diversi mezzi a loro disposizione – devono rintracciarle, inseguirle e catturarle. Le persone famose sono Francesco Totti, Costantino della Gherardesca, Fedez, Luis Sal, Claudio Santamaria, Francesca Barra, Diana Del Bufalo e Cristiano Caccamo. Gli episodi della serie sono sei, e tre sono già online in questo momento. Il programma, ovviamente, è stato girato diversi mesi fa.

Le regole
Celebrity Hunted inizia con i fuggitivi che, dal centro di Roma, devono scappare dove e come vogliono. Per farlo possono sfruttare un mezzo di trasporto precedentemente preparato o un contatto di fiducia con cui si erano accordati per farsi aiutare. A loro disposizione hanno un telefono cellulare senza connessione a internet e una carta di credito che permette di prelevare solo 70 euro al giorno. Ogni loro telefonata verrà tracciata e di ogni prelievo la squadra di “cacciatori” saprà il luogo e l’ora.

La squadra di “cacciatori” è formata da una serie di esperti che, da una centrale operativa, seguono e analizzano ogni traccia o informazione sui fuggitivi, ma anche da alcuni detective sul campo che provano a seguire in prima persona le tracce dei fuggitivi, per catturarli. La serie mostra anche che i “cacciatori” della centrale operativa hanno a loro disposizione le immagini di diverse telecamere a circuito chiuso, oltre alle immagini riprese da alcuni droni. L’obiettivo dei fuggitivi è non farsi prendere per 14 giorni; l’obiettivo dei “cacciatori” è prenderli.

I fuggitivi
Due dei fuggitivi – Francesco Totti e il presentatore televisivo Costantino della Gherardesca – scappano da soli. Gli altri partecipano al programma a coppie: in una ci sono Fedez e lo YouTuber Luis Sal (i due sono amici, e da qualche mese fanno anche un podcast/programma YouTube insieme); un’altra coppia è formata dall’attore Claudio Santamaria e da sua moglie, la giornalista Francesca Barra; i concorrenti della terza e ultima coppia sono gli attori Diana Del Bufalo e Cristiano Caccamo (entrambi molto seguiti su Instagram).

L’oggettiva fama di quasi tutti i concorrenti di Celebrity Hunted è il suo principale punto di forza. Molti altri reality (come il Grande Fratello VIP) e docu-reality (come Pechino Express) hanno in genere protagonisti famosi, ma non così famosi.

I “cacciatori”
Amazon spiega che la squadra di quelli che devono inseguire i fuggitivi è formata da «alcuni tra gli analisti e più noti investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker provenienti dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari». Leggendo meglio si nota però che della squadra fanno parte anche un paio di studentesse di criminologia e uno studente in scienze comportamentali. La squadra è guidata da Alfredo Mantici – ex dirigente del SISDE, il nome con cui erano noti i servizi segreti italiani civili fino al 2007 – e ne fanno parte anche un ex vicequestore della polizia francese e un paio di ex commissari di polizia.

Mantici ha parlato del programma come di un «modo entusiasmante per far vedere al pubblico come funziona il lavoro di intelligence» e ha aggiunto: «Per noi è come una grande esercitazione, e non ho nessuna intenzione di perderla. Anche perché, se è vero che le nostre “prede” non sono professionisti della fuga, è innegabile che possono contare sull’aiuto di migliaia di fan, e che noi abbiamo solo due settimane per trovarli».

Com’è
Celebrity Hunted si ispira a un programma britannico di Channel 4, di cui sono già andate in onda sette stagioni, tre delle quali con protagonisti almeno un po’ famosi. E, per chi lo conosce, il programma ricorda in parte certe dinamiche di Pechino Express, in cui le coppie protagoniste devono girare paesi stranieri senza soldi, sfruttando passaggi e cercando di farsi ospitare per la notte. In Pechino Express (tra l’altro condotto da Costantino della Gherardesca) le coppie sono in gara tra loro per chi arriva primo. In Celebrity Hunted i concorrenti sono invece in gara contro i “cacciatori”.

La parte semplice e più facilmente godibile di Celebrity Hunted sta nel vedere come si muovono i fuggitivi, come interagiscono tra loro e con gli altri, anche in momenti più distesi e in certi casi divertenti.

La parte difficile del programma riguarda la “caccia”, cioè far percepire come realistico qualcosa che non è in realtà chiaro fino a che punto lo sia. Come ha scritto Vanity Fair, «vedere due cacciatrici che vanno in giro per la città con la foto segnaletica di Diana Del Bufalo in formato gigante – come se non sapessero che faccia abbia Diana Del Bufalo – è, per esempio, una cosa che fa sorridere. Così come il quartier generale che commenta stupefatto la velocità e la scaltrezza di Fedez quando, un attimo dopo, il rapper rimane indietro perché spiega di soffrire di attacchi d’asma. Il pensiero che un gruppo di esperti stia davanti ai computer trattando Totti alla stregua di Vasilij Mitrokhin forse tradisce un po’ il patto di aderenza al vero che tutti i reality stringono con il proprio pubblico».

Una serie come Celebrity Hunted – la prima serie serie non-fiction di Amazon Prime Video Italia – ha il problema di far percepire come reale qualcosa che non lo è del tutto, e di far sembrare dinamico qualcosa che non necessariamente lo è sempre. In parte il problema è risolto condensando con il montaggio quel che succede: sei ore complessive, per quelle che Sorrisi e Canzoni ha scritto essere circa 500 ore di riprese. In parte è facile avere qualche problema a capire cosa effettivamente abbiano fatto, per tutte quelle ore, i “cacciatori”, e quanto fossero vere e siano state necessarie le tecnologie della loro centrale operativa.


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