La serie sudcoreana con una storia d’amore ambientata in Corea del Nord

E che per raccontare il Nord «ha fatto un'operazione meticolosa e accurata, correndo grandi rischi politici», ha scritto Associated Press

("Crash Landin on You" / Netflix)
("Crash Landin on You" / Netflix)

Il 16 febbraio è andato in onda in Corea del Sud l’ultimo episodio della serie tv Sarangui Bulsichak, che nel resto del mondo è disponibile su Netflix ed è nota come Crash Landing on YouLa serie parla di una storia d’amore tra una ricca ereditiera e un ufficiale dell’esercito, con momenti sia comici che drammatici, ed è stata tra le più viste di sempre in Corea del Sud, nonostante sia trasmessa su un canale a pagamento.

Il motivo del successo – anche internazionale – di Crash Landing on You ha in gran parte a che fare con il fatto che l’ereditiera è sudcoreana, che l’ufficiale è nordcoreano e che la serie è per gran parte ambientata in Corea del Nord.

Crash Landing on You è una semplice serie tv su un amore apparentemente impossibile; ma anche, come ha scritto Associated Press, una serie che per rappresentare la vita in Corea del Nord «ha fatto un’operazione meticolosa e accurata, correndo grandi rischi politici».

In Corea del Sud gli episodi di Crash Landing on You sono andati in onda sul canale tvN – controllato da Miky Lee, la persona più potente dell’intrattenimento coreano, produttrice esecutiva di Parasite – e sono stati trasmessi a cadenza settimanale, guadagnando spettatori settimana dopo settimana.

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Senza dire troppo a chi volesse vederla su Netflix, la storia di Crash Landing on You ha come protagonista un’ereditiera sudcoreana piuttosto spocchiosa, che ha da poco assunto il controllo di uno chaebol, il grande conglomerato industriale controllato dalla sua famiglia. Durante un volo in parapendio, l’ereditiera finisce per sbaglio nella zona demilitarizzata tra le due Coree, letteralmente tra le braccia dell’ufficiale, un tipo taciturno che da ragazzo aveva studiato pianoforte in Svizzera ma che poi era dovuto tornare in Corea del Nord, facendo carriera nell’esercito.

Col passare degli episodi, che in tutto durano più di 20 ore, la trama si complica molto: per esempio arrivano altri personaggi, ci sono numerosi colpi di scena e vengono mostrati diversi momenti ambientati in Corea del Sud. Gran parte della storia ruota comunque attorno al fatto l’ufficiale sceglie di aiutare e proteggere l’ereditiera, nascondendola in un villaggio nordcoreano e mostrandole come si vive da quelle parti.

Lei si chiama Yoon Se-ri; lui Ri Jeong-hyuk: entrambi sono interpretati da due attori di successo, e molti spettatori sudcoreani sono stati molti felici di vedere i loro due personaggi protagonisti di una tormentata storia d’amore.

Ma, amore a parte, i momenti più interessanti di Crash Landing on You sono quelli che mostrano com’è la vita in Corea del Nord, un paese con il quale la Corea del Sud è ufficialmente ancora in guerra, nonostante i tentativi di distensione degli ultimi mesi.

Joo Dong-man, responsabile della scenografia e degli oggetti di scena della serie, ha raccontato ad Associated Press le fasi preparatorie alle riprese.

Prima di tutto bisognava capire cosa era consentito fare: c’era da decidere, per esempio, se mostrare o meno i ritratti del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, o con quali titoli i nordcoreani presenti nella serie avrebbero dovuto parlare di lui. Joo ha spiegato che all’inizio la produzione aveva detto che «non si poteva nemmeno usare il nome “presidente”» parlando di Kim Jong-un, ma che poi è arrivato addirittura il permesso di mostrare i manifesti propagandistici nordcoreani. I ritratti di Kim Jong-un sono visibili in ogni casa, ma offuscati.

Sempre Joo ha raccontato che l’oggetto che ha fatto più fatica a ottenere, per usarlo nella serie, è stato uno smartphone prodotto in Corea del Nord.

Ancora prima di reperire gli oggetti per ricreare la Corea del Nord di Crash Landing on You, la produzione aveva però bisogno di informazioni accurate: sono in gran parte arrivate da Kwak Moon-wan, un disertore nordcoreano che ha collaborato alla sceneggiatura del film.

Come ha raccontato BBC, Kwak – che ha lavorato attivamente insieme agli sceneggiatori della serie – è in Corea del Sud dal 2004. Prima, negli anni Ottanta, aveva studiato regia cinematografica a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, ed era diventato membro della forza di sicurezza responsabile della protezione di Kim Jong-un e dei membri della sua famiglia.

In quegli anni, in Corea del Nord, Kwak era una persona stimata al punto da essere mandata a Mosca per trattare questioni legate agli affari esteri nordcoreani. Fu durante la sua permanenza all’estero che decise di disertare, dopo aver scoperto che un suo amico aveva trasmesso al regime nordcoreano alcune conversazioni private che avrebbero potuto metterlo nei guai (Kwak non è entrato nel dettaglio della questione, ma ha detto che erano conversazioni legate a quello che aveva visto accompagnando i familiari del dittatore quando era responsabile della loro sicurezza).

Decise quindi di lasciare la famiglia in Corea del Nord e di scappare al Sud. Anche grazie ai suoi precedenti studi in ambito cinematografico, iniziò a lavorare come consulente di produzione per chi era interessato a raccontare la Corea del Nord.

Diverse altre persone, che come Kwak sono riuscite a scappare dalla Corea del Nord per rifarsi una vita in Corea del Sud, hanno parlato molto bene dell’operazione fatta da Crash Landing on You. In particolare per quanto riguarda gli accenti, l’uso di certi termini diffusi al Nord e non al Sud e la rappresentazione di ambienti e abitudini. Crash Landing on You mostra, per esempio, quanto siano frequenti i blackout elettrici nel paese; e c’è anche una scena in cui un nordcoreano pedala con veemenza per attivare un generatore elettrico fai-da-te.

La serie ha ricevuto qualche critica da chi ritiene che sia troppo clemente nei confronti dei soldati nordcoreani, ma le recensioni sono state per la maggior parte positive. C’è anche chi si auspica che Crash Landing on You riesca ad arrivare in Corea del Nord, dove l’accesso ai prodotti stranieri è limitatissimo.

Grazie a Netflix, Crash Landing on You si sta facendo notare anche all’estero. Un po’ perché, in quanto prodotto culturale sudcoreano, fa parte della cosiddetta hallyu, una grande corrente culturale che comprende cinema, musica e tv e che sta avendo un grande successo in Asia e nel mondo; un po’ per le attenzione che la serie si sta guadagnando per come riesce a far vedere delle cose sulla Corea del Nord.

Crash Landing on You non è di certo un documentario: mostra un contesto ovviamente migliore e incredibilmente meno drammatico di quello reale. Il fatto che un volo in parapendio possa finire per sbaglio nella zona demilitarizzata non è l’unica cosa poco realistica della serie, che è comunque stata un veicolo importante per far arrivare a molte persone, non solo in Corea del Sud, un’immagine diversa della Corea del Nord.