A Venezia si sono concluse le operazioni per il disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale

È stata fatta brillare nel pomeriggio, dopo l'allontanamento di tremila persone da Marghera e Mestre

Porto Marghera, 2 febbraio 2020
(ANSA/UFFICIO STAMPA COMUNE DI VENEZIA)
Porto Marghera, 2 febbraio 2020 (ANSA/UFFICIO STAMPA COMUNE DI VENEZIA)

A Venezia sono terminate le operazioni per il disinnesco di una bomba risalente alla Seconda guerra mondiale, ritrovata due settimane fa in un cantiere di Marghera. È quello di cui molti giornali parlano come del “bomba day“, che prevede l’isolamento della città di Venezia e l’evacuazione di più di 3mila persone residenti a Marghera e Mestre. Le operazioni per il disinnesco della bomba sono iniziate questa mattina e il brillamento è avvenuto nel pomeriggio, in mare aperto.

La bomba era stata ritrovata lo scorso 15 gennaio, a cinque metri di profondità, da alcuni operai al lavoro in un cantiere di via Galileo Ferraris, nella parte del Petrolchimico di Porto Marghera più in prossimità di Mestre. Fu tra quelle sganciate dalle forze alleate nel bombardamento di Mestre del 28 marzo 1944 che distrusse la vicina stazione ferroviaria e uccise 173 persone. L’ordigno ritrovato pesa 226 chilogrammi e al suo interno ce ne sono 127 di tritolo.

La bomba disinnescata prima di venire imbarcata e brillata in mare aperto, Porto Marghera, 2 febbraio 2020
(ANSA/UFFICIO STAMPA COMUNE DI VENEZIA)