La casa editrice americana che ha pubblicato il tanto criticato romanzo di Jeanine Cummins ha annullato il suo tour di presentazioni

La copertina dell'edizione americana di "Il sale della terra" di Jeanine Cummins
La copertina dell'edizione americana di "Il sale della terra" di Jeanine Cummins

Flatiron Books, la casa editrice che ha pubblicato l’edizione americana di Il sale della terra di Jeanine Cummins, un romanzo di cui si è molto discusso nell’ultima settimana negli Stati Uniti, ha annunciato di aver annullato il tour di presentazioni dell’autrice per via delle critiche ricevute.

Il sale della terra (American Dirt è il titolo originale) è stato criticato da una serie di scrittori di origine messicana, e poi da molte altre persone sui social network, perché parlerebbe dei migranti centroamericani che cercano di raggiungere gli Stati Uniti a piedi e spesso a rischio della vita in modo superficiale e stereotipato. Oltre a Cummins (che non ha origini messicane ed è bianca) è stata criticata anche Flatiron Books e l’intero sistema editoriale americano perché la scrittrice aveva ricevuto un anticipo da più di un milione di dollari e il libro è stato pubblicizzato tantissimo: secondo i critici raramente gli scrittori di origini centroamericane ricevono altrettante attenzioni. Centoventuno scrittori inoltre hanno chiesto a Oprah Winfrey, la notissima presentatrice televisiva che aveva annunciato che una puntata del suo nuovo programma su Apple TV+ sarebbe stata dedicata a Il sale della terra, di rivedere la sua scelta.

Nel comunicato con cui ha annunciato l’annullamento del tour di presentazioni di Cummins Bob Miller, presidente di Flatiron Books, ha detto che la sorpresa con cui la casa editrice ha inizialmente reagito alle critiche è «indicativa di un problema, e cioè che proponendo questo romanzo abbiamo sbagliato a riconoscere i nostri limiti. La discussione su questo libro ha esposto gravi inadeguatezze nel modo in cui alla Flatiron Books ci approcciamo alla questione della rappresentazione, sia nei libri che tra chi ci lavora». Miller ha però anche condannato le minacce di violenza fisica ricevute da Cummins per il suo romanzo.