Chi ha vinto poi a Bibbiano

È andata molto male per il centrodestra e Matteo Salvini, che avevano cercato di sfruttare l'inchiesta sugli affidi dei minori

(ANSA / ELISABETTA BARACCHI)
(ANSA / ELISABETTA BARACCHI)

Durante la campagna elettorale delle elezioni regionali in Emilia-Romagna si è parlato moltissimo di Bibbiano, una piccola cittadina in provincia di Reggio Emilia a lungo al centro delle attenzioni dei giornali per via di un’indagine della magistratura su un caso di presunte irregolarità e abusi nella gestione degli affidi di minori da parte di alcune cooperative locali. Il centrodestra e la Lega avevano usato il caso per attaccare il Partito Democratico, che governa il paese praticamente da sempre e il cui sindaco era stato coinvolto nell’inchiesta (peraltro per una vicenda laterale che non riguarda gli affidi). Nonostante tutta questa attenzione, a Bibbiano il presidente uscente Stefano Bonaccini, del centrosinistra, ha ottenuto il 56,7 per cento dei voti, staccando di circa venti punti la candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni.

Non sono state sufficienti nemmeno le attenzioni della Lega, il partito più forte della coalizione, nonostante il segretario Matteo Salvini avesse chiuso la campagna elettorale con un grosso comizio proprio a Bibbiano, e Borgonzoni fosse stata una delle prime a interessarsi al caso degli affidi a livello nazionale – a settembre prese la parola al Senato con una maglietta con scritto “parliamo di Bibbiano” – e ad attaccare il Partito Democratico per il suo presunto coinvolgimento nella vicenda giudiziaria. La Lega ha ottenuto 1.483 voti, pari al 29,46 per cento del totale, ma è stata superata di più di 10 punti proprio dal Partito Democratico, che ne ha ottenuti 2.049, pari al 40,7 per cento del totale.

– Leggi anche: Cosa sappiamo su Bibbiano, dall’inizio

A Bibbiano è andato malissimo anche il Popolo della Famiglia, il partito di destra cattolico e conservatore che in questi mesi aveva fatto parecchia campagna elettorale sulla vicenda di Bibbiano: ha preso soltanto 2 voti, cioè lo 0,04 per cento del locale, un dato molto inferiore anche alla percentuale di voti presi in tutta l’Emilia-Romagna, cioè 6.341 (pari allo 0,29 per cento del totale).