Sono state depositate in Cassazione le firme necessarie per chiedere il referendum contro il taglio del numero dei parlamentari

L'aula della Camera dei deputati (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
L'aula della Camera dei deputati (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Sono state depositate in Cassazione le firme necessarie per chiedere il referendum contro il taglio del numero dei parlamentari. La riforma costituzionale che proponeva di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato era stata approvata a inizio ottobre con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. La legge doveva entrare in vigore a gennaio ma la richiesta dei senatori, di fatto, l’aveva sospesa. Il termine ultimo per la presentazione in Cassazione sarebbe stato domenica 12 gennaio.

A firmare la richiesta sono stati 71 senatori, 7 in più del numero minimo richiesto di 64. Nelle ultime ore c’erano stati diversi problemi nella raccolta delle firme: all’ultimo momento quattro senatori di Forza Italia, vicini alla corrente di Mara Carfagna, avevano deciso di ritirarsi. La consegna, prevista nella mattinata di oggi, era dunque slittata: poi è arrivato l’appoggio di alcuni senatori della Lega.

I senatori hanno potuto avanzare la loro richiesta perché le riforme costituzionali hanno un iter parlamentare speciale: se una riforma non ottiene una maggioranza di due terzi da ciascuna delle due camere nel voto finale si hanno tre mesi di tempo per chiedere che sia sottoposta a referendum; servono le firme di un quinto dei membri di una delle due camere – per i senatori la soglia è di 64 – 500.000 elettori o 5 consigli regionali. Se dalla Cassazione non saranno riscontrati problemi nella richiesta ci sarà il referendum.