La polizia ha arrestato circa 400 persone durante la prima manifestazione dell’anno a Hong Kong

(EPA/VIVEK PRAKASH via ANSA)
(EPA/VIVEK PRAKASH via ANSA)

Centinaia di migliaia di persone si sono raccolte nelle strade di Hong Kong per la prima manifestazione dell’anno contro il governo e la repressione delle forze di sicurezza locali.

La manifestazione era stata autorizzata dalla polizia, ma un gruppo di qualche centinaio di persone si è staccato dal corteo principale e si è poi scontrato con la polizia. Circa 400 persone, parte di questo gruppo, sono state arrestate per manifestazione non autorizzata, per porto d’armi vietato, per aver attaccato le forze dell’ordine lanciando oggetti contro di loro, per aver danneggiato banche, bancomat, lampioni e per aver bloccato la circolazione. Durante gli scontri la polizia ha usato gas lacrimogeni, spray al peperoncino e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.

Le proteste erano iniziate a giugno per chiedere il ritiro di una legge che avrebbe consentito, per alcuni crimini gravi, l’estradizione in Cina: era vista come l’inizio di una pericolosa ingerenza del governo cinese nella regione, la cui autonomia era sempre più minacciata, oltre che uno strumento per colpire i dissidenti. Dopo mesi di manifestazioni e scontri, tra cui due marce con circa un milione di persone ad agosto, il governo di Hong Kong aveva ritirato l’emendamento. Non era stato però sufficiente per fermare i manifestanti, che avevano allargato le loro richieste includendo anche le dimissioni della governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, e maggiori libertà democratiche.