Sami Anan, che era stato arrestato dopo avere annunciato la sua candidatura alle ultime presidenziali in Egitto, è stato liberato

Sami Annan nell'agosto del 2012 al Cairo (AP Photo/Amr Nabil, File)
Sami Annan nell'agosto del 2012 al Cairo (AP Photo/Amr Nabil, File)

L’ex capo di Stato maggiore egiziano, Sami Annan, è stato scarcerato domenica 22 dicembre. Nel gennaio 2018, era stato accusato di aver annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali senza il consenso delle forze armate e di avere falsificato alcuni documenti necessari per presentarsi: era stato dunque arrestato e all’inizio di quest’anno condannato a nove anni di carcere. L’avvocato di Anan ha spiegato che all’ex generale (che ha 71 anni) è stato ora concesso di tornare nella sua casa del Cairo per «motivi di salute».

Anan, ex membro del potente Consiglio supremo militare delle forze armate egiziane (SCAF), era visto come l’ultima possibile minaccia alla rielezione dell’attuale presidente, Abdel Fattah al Sisi, che nel 2018 era stato effettivamente riconfermato. Diversi osservatori sospettavano che l’arresto di Anan fosse una mossa calcolata del governo per escluderlo dalle elezioni.