Unicredit ha annunciato «l’esubero» di 8.000 dipendenti

Entro il 2023, nell'ambito di un nuovo piano aziendale che prevede di raddoppiare le redistribuzioni degli utili agli azionisti

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

L’istituto bancario Unicredit ha annunciato martedì mattina un piano industriale per il triennio 2020-2023, che prevede «l’esubero» di 8.000 persone e la chiusura di 500 filiali, per la maggior parte in Italia, ma anche in Austria e in Germania. Il piano prevede anche la distribuzione agli azionisti di 7 miliardi di euro: 5 sotto forma di dividendi e altri 2 tramite riacquisto di azioni.

Secondo il Sole 24 Ore, il personale italiano verrà ridotto complessivamente del 12 per cento e verrà chiuso il 17 per cento delle filiali. Degli 1,4 miliardi di euro che secondo Unicredit serviranno per la cassa integrazione delle persone in esubero, 1,1 miliardi saranno destinati all’Italia. Unicredit ha circa 38mila dipendenti in Italia. Contando anche Austria e Germania, il personale sarà ridotto del 21 per cento, e le filiali che chiuderanno saranno il 25 per cento.

Il piano presentato dalla società, chiamato Team23, prevede un raddoppio della quota di capitale da redistribuire agli azionisti nel 2019 rispetto a quanto preventivato nel piano precedente: salirà al 40 per cento dell’utile netto tra il 2020 e il 2022, aumentando al 50 per cento nel 2023. Gli utili della società, secondo il piano, saliranno a 5 miliardi di euro in tre anni, portando i ricavi complessivi a 19,3 miliardi nel 2023. I risparmi previsti dal nuovo piano dovrebbero ammontare secondo Unicredit a un miliardo in Europa occidentale. Tra le altre cose, Unicredit ha detto di voler aprire una holding controllata con sede in Italia e non quotata in borsa, per le attività internazionali del gruppo.