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  • Giovedì 28 novembre 2019

L’anno prossimo saremo tutti nel mercato libero dell’energia

E potremo scegliere di usare solo energia prodotta da fonti rinnovabili, come quella idroelettrica di Alperia

La centrale idroelettrica di Alperia a Cardano, il più grande impianto dell'Alto Adige per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (Alperia)
La centrale idroelettrica di Alperia a Cardano, il più grande impianto dell'Alto Adige per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (Alperia)

Dal 2007 in Italia esiste il cosiddetto “mercato libero dell’energia”. A rifornire di elettricità e gas le case non ci sono solo le grandi aziende in parte pubbliche come Enel, ma anche tante altre società energetiche e ognuno può scegliere il fornitore e il tipo di offerta che preferisce. Per chi è rimasto all’interno del mercato cosiddetto “tutelato” o “regolato”, quello vecchio, le tariffe di luce e gas sono variate secondo le condizioni stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), un’agenzia statale. Nel mercato libero invece le diverse tariffe sono proposte dalle aziende energetiche, come succede con gli operatori di telefonia. Dal prossimo luglio però il mercato tutelato non esisterà più e tutti dovremo scegliere un’offerta del mercato libero.

Per orientarsi nella scelta, una delle cose che si possono fare è dare un’occhiata al “mix energetico delle fonti utilizzate” dei diversi fornitori di energia elettrica, che sono diffusi per legge. È una tabella che mostra in percentuale i modi in cui viene prodotta l’energia offerta da ogni società, distinguendo tra quella proveniente da fonti rinnovabili (cioè da impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e geotermici), quella ottenuta dai combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e quella nucleare, che in Italia è solo d’importazione. Per certificare che l’energia dichiarata come prodotta da fonti rinnovabili lo sia davvero, ogni società oltre al proprio mix energetico diffonde anche le proprie Garanzie d’Origine di ciascuna: sono emesse dal Gestore dei servizi energetici del ministero dell’Economia, quindi sono affidabili.

Secondo i dati più aggiornati, in generale, l’energia presente nel sistema elettrico italiano è prodotta per il 42 per cento da gas naturale, per il 14 per cento da carbone e per il 36 per cento da fonti di energia rinnovabili. Tra i paesi più popolosi dell’Unione Europea, l’Italia è quella con la maggior percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili e rispetto alla Germania, per esempio, dipende molto meno dal carbone.

Le percentuali del mix energetico possono variare molto da azienda ad azienda e per cercare di avere un impatto ambientale minore – per quanto conta il contributo di una singola casa – si possono fare due cose, oltre a spegnere le luci quando non le si usano: scegliere un’azienda con un mix energetico che mostra un’alta percentuale di energia ricavata da fonti rinnovabili e scegliere un’offerta che vi faccia usare esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili. Cioè, l’energia prodotta da fonti rinnovabili una volta entrata nella rete elettrica “si mescola” all’energia prodotta in altri modi (non si può attaccare un’etichetta di riconoscimento all’energia), ma avete capito. Scegliendo di voler usare solo energia da fonti rinnovabili date un messaggio al settore energetico, gli chiedete di usare sempre di più fonti rinnovabili.

Una società che offre questo tipo di contratto di fornitura e che ha un buon mix energetico è Alperia, l’azienda energetica della provincia di Bolzano, che distribuisce energia in tutta Italia. Grazie alle proprie centrali idroelettriche sulle Alpi (ne ha 34), fornisce una quantità di energia da fonti rinnovabili molto maggiore rispetto alla media nazionale: il 51,6 per cento.

L’energia di Alperia e le sue offerte
Alperia esiste con questo nome dal 2016, quando fu fondata dalla fusione delle società Etschwerke (AEW) e SEL della Provincia autonoma di Bolzano, dei comuni di Bolzano e Merano e della società SELFIN, ma ha di fatto una storia lunghissima: la più vecchia delle sue centrali idroelettriche, la centrale di Tel, vicino a Merano, fu inaugurata nel 1898.

La costruzione della diga del lago di Giovaretto, in Alto Adige, negli anni Cinquanta (Alperia)

Oggi, oltre alle 34 centrali idroelettriche, ha anche 6 centrali di teleriscaldamento, che usano l’energia prodotta da termovalorizzatori dei rifiuti solidi urbani per riscaldare case, aziende e strutture pubbliche, tra cui l’ospedale di Bolzano. Ha 280mila clienti, non solo in Alto Adige.

L’offerta di Alperia per i clienti residenziali, cioè per chi ha bisogno di una fornitura per la propria casa, si chiama Alperia Green Luce, nelle due opzioni del prezzo bloccato sempre uguale (Alperia Smile) e del prezzo che segue l’andamento del mercato dell’energia (Alperia Digital). La fornitura dell’elettricità si può associare a quella del gas con Alperia Green Gas. Come dicevamo, prevede la fornitura di energia esclusivamente prodotta grazie a fonti rinnovabili, certificata con le Garanzie d’Origine. Per quanto riguarda il gas poi Alperia si impegna a controbilanciarne l’utilizzo da parte dei suoi clienti investendo in progetti in difesa dell’ambiente, come l’imboschimento.

Sul sito di Alperia è possibile chiedere il calcolo di un preventivo sulla base delle caratteristiche della propria casa per poter fare un confronto in modo semplice.