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  • Venerdì 22 novembre 2019

La polizia olandese ha prodotto un podcast per provare a risolvere un vecchio omicidio

Avvenne nel 1991 e non si riuscì nemmeno a identificare la vittima, ma ora stanno arrivando un sacco di nuove informazioni

Un giorno dell’agosto del 1991 a Naarden, nei Paesi Bassi, fu ritrovato a pochi metri da un’autostrada un cadavere in avanzato stato di decomposizione, scoperto da un gruppo di operai attirati dall’odore nauseabondo. Il corpo, avvolto in una coperta elettrica, era irriconoscibile, non aveva documenti di identificazione addosso e sul petto aveva le ferite di diverse coltellate. La polizia olandese non riuscì mai a identificare il cadavere, né a trovare l’assassino: a distanza di quasi trent’anni, quindi, ha prodotto un podcast in tre episodi raccontando la storia dell’indagine, sperando di poter sfruttare la popolarità dei podcast di genere true crime per raccogliere nuove informazioni che possano aiutare a risolvere il caso.

All’epoca del crimine, ha raccontato BBC News, Johan Baas era appena stato nominato detective a Naarden: quando ritrovarono il corpo era in vacanza, ma era di gran lunga il caso più importante che gli fosse mai capitato, e rientrò in fretta al lavoro. Senza documenti, senza possibilità di diffondere una foto segnaletica per via della decomposizione, e con la tecnologia di riconoscimento con il DNA ancora agli inizi, riconoscere il cadavere fu difficilissimo. Le impronte digitali non erano presenti nel database olandese, e nelle settimane seguenti non si presentarono testimoni e non arrivarono denunce.

La coperta elettrica era di un modello di cui erano stati venduti migliaia di esemplari, e inutile ai fini del riconoscimento. L’unico elemento distintivo indosso all’uomo era un anello d’oro, che gli investigatori scoprirono essere stato venduto nei Paesi Bassi per corrispondenza: cercarono tutti gli acquirenti, finché ne trovarono uno che disse che aveva venduto l’anello a un uomo in un bar di Amsterdam. Altri testimoni confermarono il fatto, aggiungendo che l’uomo che aveva comprato l’anello forse era turco, ed era al bar quasi tutti i giorni. Ma non lo si vedeva da settimane, e la polizia non riuscì mai a identificarlo.

Il caso non fu mai risolto, né ci furono altre svolte. Due anni fa, però, la polizia ha riaperto il caso, esaminando le prove con le nuove tecnologie per l’analisi del DNA e ricostruendo il volto della vittima al computer. Scoprì che l’uomo doveva avere più o meno 65 anni nel 1991, ed era probabilmente di origine est europea. Nonostante i nuovi dettagli, la polizia non è riuscita ad avvicinarsi a una soluzione, e ha quindi deciso di produrre un podcast per raccontare quello che si sa dell’omicidio e cosa scoprirono le varie indagini. Da quando è uscito, ha detto la polizia, ogni giorno qualcuno si è fatto avanti per dare indizi: non sono stati forniti dettagli, ma la polizia ha detto che sono uscite delle informazioni utili.

Quella della polizia olandese non è una strategia mai vista. Negli ultimi anni sono stati diversi i dipartimenti di polizia, principalmente negli Stati Uniti, che hanno prodotto dei podcast su casi irrisolti o su indagini particolarmente appassionanti, sia per provare a ottenere nuove informazioni sia per rinnovare la propria immagine e trovare un nuovo canale di comunicazione con i civili. È una conseguenza della nuova popolarità del genere dei documentari di cold case, cioè i vecchi casi irrisolti, proliferati grazie alle piattaforme di streaming e da un po’ di anni diventati anche un apprezzato tema di podcast.

A differenza di serie come Serial – forse il più famoso e popolare podcast di sempre – i podcast dei dipartimenti di polizia non sono però contenuti giornalistici, raccontando i crimini dal punto di vista degli agenti. Ci sono cose sulle indagini che la polizia non può dire, perlomeno non in una comunicazione ufficiale: non possono per esempio esporre teorie che non siano provate, e difficilmente spiegano eventuali errori e abusi commessi durante le indagini. Tutti aspetti che spesso sono tra le cose più interessanti dei documentari e dei podcast di true crime.