Com’era Grace Kelly

Nel giro di pochi anni diventò una leggenda di Hollywood, e poi smise per fare la principessa, prima di quell'incidente

Un ritratto di Grace Kelly
 (AP Photo, file)
Un ritratto di Grace Kelly (AP Photo, file)

Il 12 novembre 1929, novant’anni fa, nacque in un ospedale di Philadelphia Grace Patricia Kelly, che una ventina di anni più tardi sarebbe diventata una delle attrici più famose e richieste del mondo, prima di mettere fine alla sua breve e intensa carriera cinematografica per diventare principessa di Monaco. Grace Kelly è stata una delle più grandi icone del Novecento, capace come forse nessun’altra attrice di simboleggiare l’apice della bellezza e dell’eleganza degli anni d’oro di Hollywood. La sua vita dopo il cinema fu altrettanto raccontata e romanzata, mai quanto la sua morte improvvisa avvenuta per un incidente d’auto nel 1982, a 52 anni.

Suo padre era un campione olimpico di canottaggio, imprenditore edile ed ex candidato Democratico a sindaco di Philadelphia, e sua madre era un’ex modella e una allenatrice di atletica, in anni in cui era poco comune. La famiglia, molto ricca, disapprovò la sua decisione di non frequentare l’università per dedicarsi alla recitazione, ma non le impedì di trasferirsi a New York per studiare alla American Academy of Dramatic Art.

Aveva talento, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, era bellissima e si distingueva da tutti per una raffinatezza e un’eleganza che sarebbero diventate proverbiali. Fu quindi notata in fretta e debuttò a Broadway, e da lì ottenne decine di parti in altrettanti sceneggiati televisivi. Nel 1951 fece il suo primo film, 14ª ora, in cui ebbe un ruolo secondario che le bastò ad attirare l’attenzione di Gary Cooper che la volle in Mezzogiorno di fuoco, uno dei western più famosi della storia.

Nonostante avesse recitato in uno dei ruoli principali, la sua carriera non decollò immediatamente: tornò quindi a prendere lezioni e a fare teatro, finché al regista John Ford non capitò per le mani un suo provino e la scelse per il film Mogambo, che girò in Africa nel 1952 insieme a Clark Gable. Quel ruolo le valse la nomina al Golden Globe e all’Oscar, e lanciò definitivamente la sua carriera, che sarebbe diventata presto legatissima a quella di Alfred Hitchcock, che la volle per Il delitto perfetto, La finestra sul cortile Caccia al ladro, nei quali recitò con James Stewart e Cary Grant. Negli stessi anni fece anche la protagonista di La ragazza di campagna, insieme a Bing Crosby, per il quale vinse il suo primo e unico Oscar.

Alta società, uscito nel 1956, fu il suo undicesimo e ultimo film. L’anno prima aveva conosciuto al festival di Cannes il principe Ranieri di Monaco, sovrano di un piccolo principato che arrivava da una serie di scandali e stava cercando di recuperare credibilità internazionale. Si sposarono nel 1956 in uno dei primi eventi televisivi trasmessi in diretta internazionale, seguito – si stima – da trenta milioni di persone, davanti a ospiti come Cary Grant, Aristoteles Onassis, Ava Gardner, Gloria Swanson e Conrad Hilton.

Kelly non recitò più, da principessa. Avrebbe voluto, ma la tradizione lo sconsigliava. Con Ranieri ebbe tre figli, Carolina, Alberto e Stefania. Il 13 settembre 1982 stava tornando al principato dalla sua tenuta a Roc Agel, alla guida di una Rover P6. Con lei c’era Stefania, allora 17enne. In un tratto scosceso e pieno di curve, Kelly ebbe un ictus e finì fuori strada, cadendo per decine di metri. Fu portata d’urgenza in ospedale ma aveva gravi ferite alla testa e al torace, e morì il giorno seguente. Ai funerali parteciparono tra gli altri Cary Grant, Nancy Reagan e la principessa Diana. Ranieri non si risposò, e morì nel 2005 a 81 anni.