L’India ha formalmente diviso lo stato del Jammu e Kashmir in due diversi territori amministrati dal governo centrale

Un soldato indiano a Srinagar, in Kashmir, 24 settembre 2019 (Yawar Nazir/ Getty Images)
Un soldato indiano a Srinagar, in Kashmir, 24 settembre 2019 (Yawar Nazir/ Getty Images)

L’India ha formalmente diviso lo stato del Jammu e Kashmir, il nome formale del Kashmir, in due diversi territori: uno continuerà ad avere lo stesso nome e un altro, al confine con la Cina, sarà chiamato Ladakh. Saranno entrambi Territori dell’Unione e, diversamente dagli Stati, che hanno governi propri, saranno governati direttamente dal governo centrale.

Lo scorso agosto il parlamento indiano aveva approvato la proposta del governo di revocare lo “status speciale” al Kashmir, stato indiano a maggioranza musulmana rivendicato dal Pakistan e oggetto di un’antica disputa territoriale. Lo “status speciale” era previsto dall’articolo 370 della Costituzione e tra le altre cose attribuiva al Kashmir un altissimo grado di autonomia. «Ci saranno nuove autostrade, nuove linee ferroviarie, nuove scuole, nuovi ospedali che porteranno allo sviluppo della popolazione di Jammu e Kashmir a nuovi livelli», ha detto il Primo Ministro Narendra Modi.