Una legge recente punisce i siti che lo fanno sistematicamente raccontando trame e finali di film, serie e fumetti

In Giappone fare spoiler può essere un reato

È il nome di uno dei suoni più famosi e misteriosi di internet, captato nelle profondità dell'oceano Pacifico nel 1997

Bloop!

L'ha prelevato in modo rocambolesco dal museo dov'era stato scoperto, rifiutandosi a lungo di dire dove l'aveva portato

Il governo slovacco ha imboscato un busto attribuito a Donatello

Ispirato al suo film “Good Night, and Good Luck”, racconta una storia vecchia ma politicamente molto attuale

Il successone dello spettacolo di Broadway con George Clooney

Ormai siamo abituati a fischi, rombi, beeeep e suoni improvvisi, ma ogni anno provocano sofferenze e contribuiscono a migliaia di morti premature

L’inquinamento acustico delle città è molto sottovalutato

A quarant'anni dall'uscita il film di culto è ancora citatissimo, e dopo numerose voci e smentite avrà infine un sequel

«I Goonies non dicono mai la parola morte»

Per chi lavora nella macellazione uccidere animali tutti i giorni può portare a disturbi psicologici gravi

Un altro problema, meno noto, dell’industria della carne

Perché furono danneggiati nell'esplosione al porto di Beirut del 2020: ora sono esposti in California e a Napoli

Storia di due dipinti di Artemisia Gentileschi scoperti da poco

A differenza di “Loro” di Paolo Sorrentino, “La brutta copia” di Massimo Ceccherini da poco è disponibile in streaming 

Un altro film su Berlusconi rimasto invisibile per anni

Tra voci robotiche, sintetizzatori, riferimenti alla fantascienza e giri di basso memorabili, tra gli anni '70 e '80 diversi gruppi le sfruttarono per sperimentare nuovi suoni

L’epoca d’oro delle sigle italiane dei cartoni giapponesi

La convinzione che per evitare il mal di schiena serva stare il più dritti possibile, come ci sentiamo dire fin da piccoli, è probabilmente sbagliata

Forse diamo troppa importanza alla “buona postura”

I tori sono indifferenti al rosso, non fu Edison a inventare la lampadina, Coca-Cola non ha inventato Babbo Natale, la Muraglia cinese dallo Spazio non si vede: minicatalogo di cose sbagliate in cui crediamo

50 convinzioni errate

<p><img loading="lazy" class="alignnone size-full wp-image-2197206" src="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5.jpg" alt="" width="980" height="980" srcset="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5.jpg 980w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5-400x400.jpg 400w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5-768x768.jpg 768w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5-680x680.jpg 680w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/5-800x800.jpg 800w" sizes="(max-width: 980px) 100vw, 980px" /></p>
<p>Una delle fotografe più apprezzate degli ultimi anni è sicuramente la statunitense Vivian Maier, con la sua storia particolare di fotografa-tata i cui lavori sono stati scoperti solo dieci anni fa, dopo la sua morte. Fino al 19 gennaio <a href="https://www.formafoto.it">la galleria Forma Meravigli</a> a Milano ospiterà la mostra <em>Vivian Maier. A colori</em>, che espone una piccola parte dell&#8217;immensa produzione di Maier (circa 150mila fotografie) scattata a colori e non in bianco e nero.</p>

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<p>Vivian Dorothea Maier nacque nel 1926 a New York, nel Bronx, ma trascorse diversi anni in Francia, prima di tornare negli Stati Uniti. Si formò da autodidatta mentre lavorava come bambinaia tra New York e Chicago e si specializzò nel genere della cosiddetta <em>street photography</em>, il cui sviluppo fu favorito dalla diffusione di nuove macchine fotografiche più comode da trasportare e semplici da usare.</p>
<p>Oggi è considerata una delle esponenti più importanti della fotografia di strada del Novecento, benché i suoi lavori siano stati sconosciuti per decenni e poi scoperti, valutati e apprezzati soltanto in tempi recenti, dopo la sua morte nel 2009 a Chicago, dove si era trasferita nel 1956. Iniziò a fotografare la vita nelle strade delle città, senza mai far conoscere il proprio lavoro, e mise da parte moltissimo materiale: ha lasciato un archivio sterminato, con più di 150.000 negativi, migliaia di pellicole non sviluppate, stampe, film in super 8 o 16 millimetri, registrazioni, appunti e altri documenti di vario genere che accumulava nelle stanze in cui viveva. Il materiale è stato poi scoperto da John Maloof, un agente immobiliare di Chicago appassionato di collezionismo che nel 2007 acquistò il contenuto di un box che per alcuni anni era stato preso in affitto da Vivian Maier, e in cui ritrovò decine di migliaia di negativi di foto non sviluppate.</p>
<p>La mostra, a cura di Alessandra Mauro, è stata realizzata in collaborazione con la Howard Greenberg Gallery di New York ed è accompagnata da un libro edito da Contrato con testi di accompagnamento del curatore Colin Westerbeck e del fotografo Joel Meyerowitz.</p>
<p><img loading="lazy" class="alignnone size-full wp-image-2197242" src="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/COVER-Vivian-Maier_A-colori.jpg" alt="" width="600" height="728" srcset="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/COVER-Vivian-Maier_A-colori.jpg 600w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2019/10/COVER-Vivian-Maier_A-colori-400x485.jpg 400w" sizes="(max-width: 600px) 100vw, 600px" /></p>

Brevi

Cultura

colori

fotografia

mostre

Vivian Maier

vivian maier colori

<p><em>Chicago, 1970</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Autoritratto, Chicago</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Chicago, 1956</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Autoritratto, 1961</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Chicago, 1971</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Fontainebleau Hotel, Miami, 1960</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Chicago, maggio 1958</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Untitled, luglio 1978</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Chicago, 1962</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


<p><em>Chicago, ottobre 1979</em><br />
© 2018 The Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection<br />
and Howard Greenberg Gallery</p>


Le foto a colori della famosa fotografa-tata sono in mostra alla galleria Forma Meravigli di Milano fino a gennaio

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori

Vivian Maier a colori