La Corte Suprema della Tanzania ha confermato il divieto di matrimonio per le ragazze con meno di 15 anni

Una donna con suo figlio a Zanzibar, Tanzania
(Sergi Reboredo/picture-alliance/dpa/AP Images)
Una donna con suo figlio a Zanzibar, Tanzania (Sergi Reboredo/picture-alliance/dpa/AP Images)

Mercoledì la Corte Suprema della Tanzania ha ribadito la precedente sentenza di un tribunale che aveva vietato i matrimoni alle ragazze con meno di 15 anni, in precedenza legali con il consenso dei genitori, e a quelle con meno di 14 anni, che potevano sposarsi con il consenso di un tribunale. All’epoca della prima sentenza, nel 2016, il tribunale li aveva definiti discriminatori, dato che per gli uomini l’età minima per sposarsi è di 18 anni; aveva anche dichiarato incostituzionale la sezione della legge matrimoniale del paese che consentiva la pratica, e aveva chiesto al governo di portare, nel giro di un anno, l’età minima per sposarsi a 18 anni anche per le ragazze. Il procuratore generale della Tanzania aveva fatto appello sostenendo che il matrimonio era una forma di protezione per le ragazze che restavano incinte. Ora la Corte Suprema ha espresso parere contrario e chiesto al governo di rispettare quanto stabilito dalla sentenza del 2016.

In Tanzania due ragazze su cinque si sposano prima di aver compiuto 18 anni: stando ai dati delle Nazioni Unite, è uno dei paesi con il più alto tasso di matrimoni di minorenni al mondo.