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  • Lunedì 30 settembre 2019

Almeno 120 morti in India per il monsone

Le piogge stagionali dovevano smettere all'inizio del mese ma stanno continuando ancora oggi, con conseguenze gravissime

(AP Photo/Rajesh Kumar Singh)
(AP Photo/Rajesh Kumar Singh)

Negli ultimi tre giorni in due stati dell’India sono morte 127 persone per via delle conseguenze delle piogge monsoniche, che colpiscono il paese ogni estate. La stima, riportata dallo Hindustan Times, è stata diffusa dall’Agenzia nazionale di gestione delle catastrofi. Lo stato dello Uttar Pradesh è stato il più colpito con 93 morti; le altre sono state registrate in Bihar, in particolare nella capitale Patna. BBC News scrive che in entrambi gli stati le alluvioni per la pioggia hanno causato grandissimi disagi al traffico ferroviario e a quello automobilistico oltre a ospedali, scuole e centrali elettriche.

La stagione delle piogge dovrebbe teoricamente durare fino all’inizio di settembre, ma a volte capita che si estenda per diverse altre settimane. Quest’anno ci si aspetta che duri fino alla metà di ottobre: è la prima volta che accade dal 1960, cioè l’anno in cui lo stato indiano ha iniziato a tenere conto delle conseguenze del monsone. Secondo il Times of India, se le previsioni per gli ultimi giorni di settembre saranno rispettate, quello del 2019 sarà stato il più piovoso da circa un secolo a questa parte.

La stagione indiana dei monsoni è fondamentale per la produzione agricola indiana, ma in qualche occasione causa morti e disagi in tutta l’area, che comprende anche il Nepal e il Bangladesh. Domenica 29 settembre, prima degli ultimi dati sui morti in India, si stimava che nel 2019 la stagione dei monsoni avesse causato almeno 350 morti nei tre paesi.

Le piogge dovrebbero attenuarsi dopo lunedì 30, ma la situazione continuerà ad essere grave. Secondo il liveblog del Times of India sulle alluvioni, i livelli di diversi fiumi che scorrono in Bihar – fra cui soprattutto il Gange – stanno salendo e potrebbero rompere gli argini in vari punti.