Il ministero dell’Interno ha stabilito che il sindaco di Riace, Antonio Trifoli, non poteva candidarsi

Antonio Trifoli
(YouTube)
Antonio Trifoli (YouTube)

Il ministero dell’Interno ha stabilito che il sindaco di Riace Antonio Trifoli, della Lega, non poteva candidarsi né essere eletto perché, in quanto vigile urbano, era già un dipendente del Comune. Il parere del ministero sul caso è stato trasmesso alla Prefettura di Reggio Calabria che ha iniziato un procedimento che porterà, con ogni probabilità, alla decadenza di Trifoli dalla carica di sindaco.

Trifoli aveva lavorato come vigile urbano fino al 27 aprile, data in cui aveva chiesto e ottenuto l’aspettativa per motivi elettorali; secondo il Testo unico sugli enti locali, però, Trifoli non aveva diritto all’aspettativa poiché era un dipendente a tempo determinato. Il primo ottobre arriverà anche la decisione del Tribunale di Locri. Intanto sul parere del Viminale dovrà esprimersi il Consiglio comunale: può decidere se fare ricorso e tentare di prolungare il mandato oppure dichiarare la decadenza del sindaco e la caduta della giunta. Trifoli era stato eletto sindaco lo scorso maggio, al primo turno e con il 41,89 per cento dei voti