Una medica olandese è stata assolta in un importante processo su un caso di eutanasia

Il Queen Fabiola Children Hospital di Bruxelles, in Belgio, uno dei paesi dove è consentita l'eutanasia (AP Photo/Yves Logghe, File)
Il Queen Fabiola Children Hospital di Bruxelles, in Belgio, uno dei paesi dove è consentita l'eutanasia (AP Photo/Yves Logghe, File)

Una medica olandese è stata assolta in un importante processo che potrebbe fare da precedente per i casi di eutanasia praticata sui pazienti con demenza senile nei Paesi Bassi. Tre anni fa la medica aveva praticato l’eutanasia su una donna di 74 anni che un anno prima aveva espresso per iscritto la volontà di essere sottoposta all’operazione, specificando però di volerlo fare «nel momento giusto». Secondo l’accusa, la medica – pur agendo in buona fede – non aveva fatto sufficienti sforzi per assicurarsi che la donna volesse ancora sottoporsi all’operazione, escludendo quindi la possibilità che avesse cambiato idea. Il tribunale dell’Aia ha invece assolto completamente la medica, stabilendo che non commise reati praticando l’eutanasia sulla paziente.

Un processo simile non si era mai tenuto nei Paesi Bassi, dove l’eutanasia è legale dal 2002, e si crede che possa essere importante per stabilire delle linee guida sul modo in cui va svolta la pratica.