È morta la tifosa iraniana di calcio che la scorsa settimana si era data fuoco fuori da un tribunale di Teheran

Tifosi della squadra iraniana dell'Esteghlal a Teheran (AP Photo/Vahid Salemi, File)
Tifosi della squadra iraniana dell'Esteghlal a Teheran (AP Photo/Vahid Salemi, File)

Una tifosa iraniana di calcio di 30 anni che la scorsa settimana si era data fuoco fuori da un tribunale di Teheran, in Iran, è morta per le ferite riportate, ha detto l’agenzia di news iraniana Shafaghna. La donna era stata identificata dalla stampa come Sahar Khodayari, anche se non era il suo vero nome: si era data fuoco dopo avere saputo che avrebbe potuto essere condannata a sei mesi di carcere per avere tentato lo scorso marzo di entrare in uno stadio a vedere una partita della squadra di cui era tifosa, l’Esteghlal. La donna era stata individuata dalla polizia nonostante si fosse travestita da uomo, con una parrucca blu – come il colore dell’Esteghlal – e un cappotto lungo. In Iran le donne non possono assistere alle partite di calcio; chi viola la legge, in vigore dal 1981, rischia di finire in prigione.

Il Guardian ha scritto che prima di darsi fuoco Khodayari aveva passato tre giorni in prigione. Poi era stata liberata e aveva aspettato sei mesi per l’inizio del processo. Quando si era presentata in tribunale, ha scritto BBC, aveva scoperto che l’udienza era stata rimandata perché il giudice aveva avuto un’emergenza familiare; quel giorno però aveva sentito dire da qualcuno in tribunale che sarebbe stata condannata a un periodo di carcere compreso tra sei mesi e due anni. Quando era uscita, si era data fuoco.

Ali Karimi, ex giocatore iraniano del Bayern Monaco che nella sua carriera giocò 127 partite per la nazionale, ha invitato tutti i tifosi iraniani di calcio a boicottare gli stadi come segno di protesta per la morte di Khodayari. Andranik “Ando” Teymourian, calciatore iraniano armeno e primo cristiano a essere capitano della nazionale iraniana, ha scritto in un tweet che bisognerebbe dare il nome di Khodayari a uno dei principali stadi di Teheran. Masoud Shojaei, attuale capitano dell’Iran, ha detto che il divieto per le donne di entrare allo stadio è ormai «vecchio» e sarebbe da cambiare. Il ministro dell’Informazione iraniano, Mohammad-Javad Azari Jahromi, ha descritto invece la morte di Khodayari come un «amaro incidente».